Le giornate iniziano in discesa

— Caro Sergio, le giornate iniziano in discesa [positivamente, senza sforzo]: mi sveglio, mio figlio entusiasta mi dice ‘mamma guarda!!’ guardo dalla finestra e il sole si riflette sulla catena di montagne davanti ai miei occhi illuminandole. Il cuore si apre: è tutto così perfetto.

Poi, mentre vado al lavoro, rischio un incidente e anziché arrabbiarmi, come al solito, il batticuore per lo spavento si trasforma nuovamente in apertura costante: Sono! Semplicemente Sono! Potenzialità pura, nessun contenuto o contenitore. Cellula ancora da venire, potenzialità pura.

— Questa è la stabilità, può approfondirsi, ma è questa.

— Poi inizia l’incontro di lavoro che durerà l’intera giornata. Le questioni mentali non mi attraggono in questo momento. La dimensione di resa che mi accompagnava cede il passo alla volontà, e mi sforzo di mantenere l’attenzione sul soggetto. È tutto più oscillante, ma soprattutto le energie vengono risucchiate dalla situazione. Ora mi sento piuttosto fiacca.

— Qui è difficile, perché la volontà azzera l’abbandono e riporta in essere l’ego; né hai la possibilità di andartene in una grotta. L’unico modo per cavarsela è un perfetto karma yoga: fai ciò che devi per ‘servizio’ al Divino e senza ‘attaccamento ai risultati’ – Arjuna non ha combattuto una battaglia come generale di un esercito con tanto di spada in pugno?

In questo modo puoi mantenere l’impersonalità e l’abbandono, almeno in misura soddisfacente da non perdere il centro, e il non attaccamento ti mantiene rilassata, senza responsabilità di ego e senza preoccupazioni, e puoi continuare a osservare il film come pura Consapevolezza impersonale e illimitata. Ad esempio, io servo il piano divino e organizzo un Ritiro, se poi deve fallire tutto, questo è nelle mani di Dio… Ci va costanza per abituarsi a un buon karma yoga, ma per chi vive nella fase della famiglia è indispensabile.

— Durante la giornata ci sono i momenti in cui la mente mette in dubbio tutto ciò che dici sul mio stato stabile, mette in dubbio me.

— Non perdere tempo con questi dubbi. TU sei già il stabile, è solo una questione di riconoscimento, null’altro! Perciò invece di perdere tempo coi dubbi (cosa che data la tua consapevolezza elevata già non fai), porta tutta la tua attenzione all’IO, alla pura Consapevolezza, all’Essere…

— Poi in altri momenti tutto è più pulito, semplice. vero. l’altro giorno ho letto un tuo post, e si è riaperta una porta, è riapparsa l’apertura, la beatitudine.

— Perfetto! Sei nella fase di ‘stabilizzare la stabilità’. È tutta una questione di RICONOSCIMENTO: tu che riconosci il Sé stabile, ma anche gli altri che lo riconoscono in te. Perciò tieniti vicina al sanga (la famiglia spirituale) e rimani in stretto contatto con me e Antonella. Scrivimi quando vuoi e senti Antonella quando vuoi.

TU SEI GIÀ IL SÉ STABILE! Quella è la Realtà, l’illusione sono i dubbi. Ti vedo già condurre presto un Ritiro intensivo di Autoindagine: hai la consapevolezza per farlo, hai la formazione professionale, devi solo imparare il format del Ritiro ed è fatta.

Quando per amore dovrai sostenere la stabilità nel Sé dei partecipanti, ti rimarrà poco tempo per discutere di dubbi con la mente…  L’amore per gli altri è una motivazione ENORMEMENTE più forte dell’amore per se stessi.

Intanto sei già SALDAMENTE PIANTATA nel nostro Cuore!!!

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