L’ego ha sempre paura. Il comando contenuto nel suo DNA è ‘sopravvivi’, ma questo comando ha in sé la paura di non sopravvivere. Da qui nasce l’egoismo e le azioni più abominevoli.
Quando invece l’aspirante decide di abbandonarsi all’Amore Divino – e persevera nella sua decisione –, egli sta finalmente intraprendendo la ‘Conversione Definitiva’, il fine stesso della creazione. Essa lo condurrà gradualmente ad abbandonare l’umano, a disvelare la propria natura divina, ed infine a realizzarla.
Se la nostra natura fosse l’ego, non soffriremmo del nostro egoismo. Invece la nostra natura è divina; perciò quando chiudiamo il nostro amore, siamo i primi a soffrirne!
Se ciò avviene in un essere con una coscienza abbastanza pura, questi si accorge subito del dolore, anche se in genere non comprende che deriva dall’aver chiuso l’amore. Se invece avviene in un essere con una coscienza opaca, questi crede che il dolore derivi dal mancato trionfo del proprio egoismo, e si sforzerà di più perché l’ego vinca. Ma prima o poi le conseguenze del suo agire privo d’amore si abbatteranno su di lui sotto forma di sciagura. Ciò non sempre è visibile agli occhi degli uomini, perché il karma negativo così accumulato può precipitare in una vita futura.
Non bisogna credere che vi sia qualcuno che commina delle pene. Poiché tutto ciò che credi essere altro da te in realtà è te, qualsiasi azione tu compia verso l’altrui riverbera su di te. Così, se hai pensieri ostili verso gli altri, ti sentirai insicuro e minacciato.
Il metodo dell’Inviare continuamente Amore al Divino, in tutti i suoi aspetti, manifesto e immanifesto, dal singolo essere alla totalità, pone rimedio a tale dolorosissima malattia ontologica.
È necessario sviluppare una forte Fede affinché il flusso continuo di Amore tra voi e Dio non vacilli.
Chi vuole praticare questo metodo:
- Deve cominciare a inviare amore al Divino in tutti i suoi aspetti e forme, consapevole che è proprio la chiusura dell’amore a renderlo prigioniero della sua identità umana.
- Deve farlo interiormente, il comportamento esteriore verrà di conseguenza. Quando chiedevano a Sri Ramana come poter aiutare il prossimo, Bhagavan rispondeva: “Realizza il Sé e aiuterai tutti”.
- Deve sviluppare una forte fede nell’Amore tra lui e il Divino affinché il suo flusso di Amore non vacilli. Il flusso deve diventare stabile e incrollabile perché produca la Realizzazione.
- Inviare Amore a Dio comprende sentirsi amato da Dio.