Per quelli che entrano ed escono dalla stato naturale.
Giorni fa parlavo con Fabrizio. Mi diceva: “È così semplice che non riesco più a capire la necessità di una sadhana”. lo capisco, anche per me sta diventando sempre di più così, ecco perché mi riesce difficile guidare Corsi. Negli ultimi 4 giorni del Ritiro lungo non sapevo più fare i dokusan.
Cos’è così semplice? Quello che avete ampiamente sperimentato: che non siete qualcuno, ma siete il Tutto-Niente, o Niente-Tutto eterno, silenzioso, inseparato, Tutto e trascendente il Tutto.
Il fatto di tornare a sentire di essere ‘qualcuno’ è ormai per voi solo una ‘cattiva’ abitudine che dovete respingere con decisione! Non permettete di sentirvi qualcuno. Immediatamente vi identificherete con i movimenti di sensazioni, emozioni e del pensiero che compaiono… ed è fatta: siete identificati e prigionieri della mente, di qualcosa che non vi riguarda e che non dovrebbe nemmeno toccarvi.
Respingete con forza il sentire di essere qualcuno, non appena compare, è una ‘disciplina’! E ritornate ad essere quello che siete e che sapete di essere: il Tutto-Niente, o Niente-Tutto indifferenziato.
Dove va la tua attenzione? Ai pensieri o al fatto che sei il Tutto-Niente indifferenziato?