Sri Ramana Maharshi, Discorso 209
D. – “Cosa sono il libero arbitrio e il destino?”.
M. – Il libero arbitrio di chi? Il ‘mio’, direte voi. In realtà voi siete al di là del libero arbitrio e del fato. Dimorate in questo stato e li trascenderete entrambi. Questo è il significato dell’espressione: ‘vincere il destino con la volontà’. Il destino può essere vinto. Esso è il risultato delle azioni passate. Stando in compagnia dei saggi le cattive tendenze vengono controllate. Le esperienze fatte si rivelano allora nella loro giusta prospettiva.
Io esisto in questo momento. Gioisco della vita e dei frutti dell’azione. Esistevo nel passato ed esisterò nel futuro. Chi è questo ‘io’? Quando si scopre che questo ‘io’ è pura Coscienza al di là delle azioni e del piacere, si ottengono libertà e felicità. Allora non ci sono più sforzi da fare, perché il Sé è perfetto e non resta più nulla da ottenere.
Fino a quando vi è l’individualità, si è il soggetto e si gode dell’azione; ma una volta perdutala, la Volontà Divina prende il sopravvento e guida il corso degli eventi. L’individuo rimane percettibile a coloro che non possono percepire la Forza Divina. Le restrizioni e le discipline sono intese per gli altri individui, non per i liberati.
Il libero arbitrio è sottinteso nell’ingiunzione delle Scritture di essere buoni. Ciò implica che è possibile vincere il destino e questo grazie alla saggezza. Il fuoco della saggezza consuma tutte le azioni. La saggezza si acquisisce stando in compagnia dei saggi o piuttosto della loro atmosfera mentale.