Una libertà che la mente non può descrivere, tanto che è priva di confini… e una leggerezza.
Ed è tutta interiore; non ha a che vedere con la situazione esterna di Sergio.
Mi viene in mente Etty Hillesum – l’avete letto ‘Il Diario’, no? Quelle sua inspiegabile leggerezza e intrinseca poesia, mentre era in mezzo alle brutture di un campo di concentramento. Allora pesai: “È una santa!”. È come si è fuori dalla mente: il vero campo di concentramento…