Sri Jnanananda:
La vita in questo periodo mi porta a confrontarmi con diverse situazioni che la mente definisce non troppo leggere…
Sembra che il punto di vista del Sé sia un po’ offuscato da tali vicende, ma in realtà non è così. Il sogno di ieri mattina, avuto poco prima del risveglio, lo evidenzia eloquentemente:
“Sono indaffarata a raccogliere rami secchi lungo un impervio sentiero di un bosco di montagna. Volevo portarli su un’altura pianeggiante e priva di alberi, ma poco prima di giungere a destinazione mi accorgo che i rami sono scomparsi dalle mie mani!
Il bosco simboleggia la mente, dacché gli alberi offuscano la visione del cielo; i rami secchi che si raccolgono sono gli affanni della vita; sono secchi perché non hanno sostanza propria, se non nell’illusione. Il messaggio onirico dice che la mente, immedesimata nelle vicende della vita, si identifica con l’illusione; ma se risale alla sua propria Origine – l’altura pianeggiante sgombra da alberi – NON RIMANE ALTRO CHE IL SÉ.
Al risveglio dal sogno sono inebriata di immensa Gratitudine e Amore per il Guru. Sorgono un profondo stato di Beatitudine non personale e la consapevolezza diretta che L’ILLUSIONE DELLA REALTÀ RELATIVA NON È ALTRO CHE GRAZIA. Quand’essa risale alla propria Radice, diventa libera dalle interpretazioni e dalle cariche emotive della mente e TUTTO RISPLENDE COME SÉ.
C’è il palpitare del Cuore del Sé. Ogni pensiero è Grazia. Ogni azione è Grazia. Ogni manifestazione è Grazia.
Tutte le pressioni mentali nate dalle situazioni stressanti di questi giorni sono evaporate come canfora al sole, perché non riesco a vederle se non come Grazia!
Vi è la Perfetta Coscienza dell’unica Realtà indifferenziata che tutto comprende nello splendore della Beatitudine.
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Commento di Soham
Lo Jnani non percepisce alcunché separato da sé.
Sri Jnanananda