Quando siete giunti a vedere il Vero Io, questo Io infinito, eterno, che è l’Io di tutti, che è tutte le cose e che trascende tutte le cose, vi sia chiaro che Quello è il Guru.
Avrete letto storie che narrano della relazione appassionata del discepolo col Guru, quanto il discepolo adori il suo Guru, lo ami, lo rispetti, sia abbandonato a Lui. Sono metafore della relazione del discepolo maturo col suo Vero Io (il Sé).
A volte il discepolo ha bisogno di aiuti, qualcuno che gli insegni una tecnica, che lo guidi, gli offra del mind clearing, ecc., allora compare un insegnante esterno. Questi non è altro che l’estensione del Vero Guru, che è il Vero Io. Da come gli aspiranti mi trattano come maestro, posso ricavarne l’esatta diagnosi della qualità della loro relazione col Vero Guru.
Quando siete giunti a vedere il Vero Guru, la Liberazione non è altro che una questione del vostro abbandono a Lui! È lì che vi giocate la Suprema Meta di ogni percorso spirituale, la vostra stessa ragione d’essere al mondo.
Niente è più bello che abbandonarsi al Vero Guru, for ever and ever, per sempre e sempre e sempre. “Amato, lasciami morire in Te”, prega il devoto idoneo alla Liberazione.
In verità, in verità vi dico – permettetemi di parafrasare nostro Signore Gesù Cristo –, finché non conoscerete il totale abbandono al Vero Guru non conoscerete Liberazione.