Buongiorno Maestro Sergio.
Avrei bisogno di chiarimenti. Mercoledì sera sono stato a fare una seduta di rebirthing (respiro circolare), il conduttore ci ha fatto fare un esercizio prima della seduta: senti il corpo lascialo andare, senti l’emozioni lasciale andare, senti i pensieri lasciali andare cosa rimane? Fai il respiro circolare con quello che rimane. Questa è stata l’indicazione per come fare la seduta di respiro.
A me quello che rimaneva era la ‘sensazione’ di io. Ho respirato e alla fine quello che rimaneva era una perfetta centratura di me stesso. Sono andato a dormire, ho dormito benissimo. Mi sono alzato e sentivo una calma interiore ‘strana’, non potrei neanche definirla pace. Oltre a questa strana calma cera un senso di malinconia, non saprei definirla meglio. Questa malinconia mi è durata tutta la giornata. Quando portavo l’attenzione sul mio stato mi sembrava di non trovare nessuno, nessun io, e non potrei neanche dire che l’attenzione andasse all’IO o Sé. Nella esperienza diretta cera l’ESSERE, ma qui non c’è nessuno!!??!! Quando sono andato a dormire rimanendo in quello stato ho sentito una grandissima libertà, lacrime scendevano sul mio viso. Mi sono ricordato di una frase del Buddha: gli avvenimenti accadono le cose sono compiute ma non c’è nessuno che le compie.
Grazie per l’attenzione.
Un grande abbraccio.
Sergio:
La miglior guida di Rebirthing di cui abbia sentito. La maggioranza fanno cose assai strane, tutti concentrati sulla fenomenalità dei traumi emozionali o a risvegliare kundalini. Le mie congratulazione a questo insegnante!
Magnifica esperienza la tua: l’ESSERE nella maniera più pura.
Aggiungo solo: l’ESSERE nell’ESSERE… Nessuno a sollevare domande, nessun ad attendere risposte. Da qui la sensazione che non vi sia nessuno, nemmeno l’attenzione che va da qualche parte, perché non c’è più una parte…
ESSERE nell’ESSERE equivale anche a dire COSCIENZA nella COSCIENZA, ATTENZIONE nell’ATTENZIONE…
Ma se vi fosse stato un confronto e qualcuno avesse commentato: ‘Ma Abramo diceva diversamente da ciò che tu affermi’, allora sarebbe comparso quel che Sri Ramana chiamava l’Io-Io, cioè il senso dell’IO, ma non l’io individuale, la consapevolezza del Sé, e tu, sollevando l’indice della mano destra, avresti sentenziato: “Figliolo, prima di Abramo IO SONO!”.
Congratulazioni anche a te!