Shivananda presenta a suo modo la sua Realizzazione
Shivananda: — Amato buongiorno. Martedì ho fatto la marmellata. Sono andata nell’orto a prendere le albicocche. Era da qualche giorno che scendevo a vedere se erano mature, ma quando le tastavo mi sembravano ancora dure e visivamente un po’ pallide. Poi me ne sono dimenticata per qualche giorno e quando sono scesa erano tutte mature, e qualcuna era già a terra.
Raccogliendole mi sono detta: “Nel seme c’è la pianta e nella pianta c’è il seme e quindi c’è anche la marmellata!”
È un tutt’Uno, ed è veramente così! In ogni istante c’è sempre tutto! Tutto appare spontaneamente: un momento c’è il fiore, in un altro c’è il frutto e tutto (pioggia, sole, contadino ecc.) contribuisce affinché ciò accada.
Ho messo tutto sul fuoco, tempo di cottura due ore, cosi mi sono seduta in meditazione e ho avuto delle comprensioni.
La mente si interroga in continuazione per conoscere le cose, ma in realtà non c’è niente da conoscere, ma soltanto ESSERE.
Quindi la conoscenza primaria e fondamentale è Essere.
Ci vuole fiducia per lasciarsi cadere e abbandonarsi al mistero, all’ignoto, e finché remi non c’è resa.
Quando la mente tace, finisce anche la ricerca e ti rendi conto che non c’era niente da cercare, ma solo la mente da abbandonare. È tutto lì, c’è già tutto come la marmellata.
Nel momento in cui smetti di remare e la mente si ferma, ed accetti quel che c’è, anche la ricerca implode.
Ciò per rispondere alla domanda che mi hai fatto: ”Perché non dici di essere realizzata?”. Può darsi che lo sia, e un po’ di tempo fa lo desideravo: “Mi realizzerò? C’è la farò?”… Adesso sembra non importarmi.
Con amore immenso ❤️🙏
Soham: — E se ti chiedo “Chi sei tu?”, cosa risponderesti?
Shivananda: — Questo mistero è sempre presente ❤
Soham: — Ok.