Sri Siddharameshwar Maharaj,
‘Amrut laya’, Volume I, Lezione 17
Dedicato al Grande Jnani Sri Jnanananda, incarnazione vivente di questa lezione – messa in pratica naturalmente e senza sforzo –, dalla quale il mio carattere intemperante trae insegnamento.
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L’aspirante chiede: “Quando si è in compagnia di uno Jnani, dopo quanti giorni si raggiunge la liberazione?”.
Dopo aver ascoltato dal Sadguru gli insegnamenti spirituali, e dopo averli messi in pratica, quando si inizia a realizzare le esperienze che derivano da tali insegnamenti, si è immediatamente liberati.
Fede negli insegnamenti vuol dire che tutto quello che il Maestro dice dev’essere messo in pratica. Quando si riconosce che questo mondo è falso, solo allora si sarà felici.
Gli insegnamenti del Maestro devono essere messi in pratica, poi ci si può rilassare. Se non separi il corpo dal Sé, non hai via di scampo. Se c’è dolore, taci, sapendo che fa parte della natura del corpo. Rimani con la consapevolezza che tu sei oltre il corpo. Se non metti in pratica questo, ne ricaverai del danno. Anche se pensi che l’insegnamento del maestro sia abbastanza corretto, ciò vuol dire che non lo stai mettendo in pratica.
Dunque cerca di portare il Sé interiore distratto alla consapevolezza degli insegnamenti. Vivi con consapevolezza e fai buon uso di questa nascita.
Sii sempre senza paura. L’uomo si è reso schiavo a causa della paura. Di fronte a felicità e a sofferenza, perché non dovremmo pensare che tutto accade per il bene? Abbi fede nell’Invisibile, ciò che è oltre il regno della ragione. Gli Jnani comprendono questo e vanno per la loro strada liberi dalla paura. Ovunque Dio ti ha collocato, vivi là felicemente.
Si deve restare sulla via della virtù. Ciò che denota un santo è che non agisce secondo quello che gli viene in mente. Se qualcuno ti molesta, sopportalo sapendo che è la sua mente che sta parlando. Come onori il Maestro, così dovresti onorare ognuno. Tutti hanno l’Atman, il Sé, presente in loro, perciò tutti dovrebbero essere trattati con rispetto, riconoscendo la loro intrinseca dignità. Come aspirante dovresti rendere, in questo modo, di valore la vita di tutti.
Quando Brahmavidya, la ‘Conoscenza della Verità’, viene assimilato, si ottiene un duplice risultato: 1) la Conoscenza della Verità, 2) la propria vita diventa di valore.
Quando ti alzi al mattino abbandona i pensieri mondani e cerca di nutrire pensieri nobili. Prima di andare a dormire liberati da ogni dubbio; alzati allo stesso modo e poi fai i tuoi doveri. Non intrattenere pensieri negativi su nessuno. Chiunque sia, tieni sempre in considerazione i suoi aspetti migliori e non prestare attenzione a ciò che è male. Tutti questi consigli sono perché tu sia felice; mettili in pratica senza sosta, come ha fatto Arjuna, il discepolo di Krishna.