Ciò che gli esseri umani identificano come morte è la Pura Coscienza. In verità ciò che muore è tutto ciò che non è Pura Coscienza, cioè le sovrapposizioni, cioè la camicia di forza. Questo è Shiva, il senza forma, il mai nato, il cui canto è il silenzio, che è il suono della Pura Coscienza, dell’Increato.
Una tale contemplazione della Pura Coscienza è discreazione dell’ignoranza, è il trionfo dello Spirito sull’umiliazione della condizione di identificazione con la materia. È questa Pura Coscienza che attraversare senza modificazioni gli stati di veglia sogno e sonno, e testimoniare immutata anche la morte del corpo materiale.