Non c’è niente di male nella manifestazione,
il problema è che pensate di farne parte…
Con l’autoindagine a un certo punto compare il Silenzio.
Come ci si arriva?
Non ci si arriva!, perché è la tua vera natura.
Da dove vuoi arrivare???
Hai fatto un po’ di pulizia
ed è apparso.
Ma quello che è apparso non è un oggetto,
sei tu!
Te lo trovi lì e dici “Ma che cos’è questo?”…
Mi ricordo la faccia di Lucia al Ritiro,
lei viene da me e quasi scusandosi dice:
“Sento questa pace, ma se sto lì non riesco più a parlare”
Vivaddio!!!
C’è il Silenzio,
e come dicono Cristina e Marco:
nessuna domanda e nessuna risposta!!
Tanto che non compare nessun senso di ‘io’ individuale agente.
C’è la presenza, l’essere, ma nessun individuo.
Quello che devi fare è stare in questo Silenzio,
abbandonarti a questo Silenzio.
Ma senza pensare, calcolare, etichettare: “Questo è questo e quello è quello”…
altrimenti lo fai con la mente
e ci sarà di nuovo un ego che fa qualcosa.
Devi solo abbandonarti.
La situazione è assolutamente schizofrenica:
appare che sei là, nel mondo/mente,
ma in realtà non ci sei.
Ci sei, e basta!!!
Senza essere da nessuna parte e in nessun modo.
Beh, questo tipo di schizofrenia
è sommamente auspicata nella spiritualità.
Quando è stabile la chiamano Realizzazione