IL PESO DELLA MENTE SCHIACCIA L’ESSERE! Ma cosa può mai cancellare Maya alla radice: la cancellazione della conoscenza relativa!
Ciò avviene naturalmente nel sonno profondo consapevole, nel nirvikalpa, in turiyatita, nel nirvana, che sono tutti sinonimi che indicano lo stesso stato di coscienza.
Nel savikalpa samadhi c’è la mente unitiva, ma nel nirvikalpa non c’è mente! È il nirvikalpa che mostra all’aspirante la vera Liberazione e la strada per conseguirla. È nel nirvikalpa che egli capisce di essere prima della mente, prima della conoscenza. Allora egli inseguirà il No Mind (la Non Mente) invece che conseguimenti parziali, e la Liberazione si realizzerà stabilmente quando tutte le vasana saranno state dissolte dal nirvikalpa.
Ora alcune scuole dicono che nel nirvikalpa non c’è più esperienza. Sì e no; bisogna capirsi. Non c’è più esperienza relativa, ma c’è la pura esperienza del Sé. Tuttavia in quello stato tu sei fuso col Sé; sei Quello ma non sai che lo stai sperimentando. Quello stato è oltre la conoscenza. Riconosci l’esperienza del Sé solo dopo, quando ritorna la mente e con essa la conoscenza. Questa double face del nirvikalpa fa sì che, ad esempio, Nisargadatta dica che non c’è più esperienza e Ramana Maharshi affermi che c’è solo l’esperienza del Sé. Ciò naturalmente rende un po’ più difficili le cose al povero aspirante che cerca di raccapezzarsi in un territorio già molto complesso
Perché sto dicendo queste cose? Perché l’aspirante deve capire che per andare verso la Liberazione deve abbandonare la mente, abbandonare cioè la ragnatela dei ricordi, delle nozioni, delle identificazioni, delle memorie, dei significati ecc. Tutto questo è ciò che schiaccia la Libertà dell’essere, e quando l’aspirante vede che Liberazione significa No Mind, allora capisce cosa è virtuoso e cosa non lo è, e avanza spedito.
Niente è più liberatorio e sublime del nirvikalpa, anche chiamato sonno profondo consapevole, turiyatita, nirvana.