L’aspirante alla Liberazione non deve temere nessuna sconfitta personale. Se la teme, vuol dire che è dipendente da quella condizione esterna che ha perso o teme di perdere, e quindi cadrà prima o poi su tale dipendenza.
La persona muore perciò, oltre alle sconfitte parziali, è destinata alla sconfitta suprema, mentre il Sé non ha bisogno di niente se non di se stesso, perciò è trionfo in sé.
Quando hai una sconfitta personale accoglila a braccia aperte, amala e cerca di capire cosa ti vuole insegnare. Se c’è dolore, lascia che quel dolore ti attraversi e ti liberi da quella dipendenza, da quel limite.
Sri Ramana diceva: “Stando nel Sé si può sopportare qualsiasi situazione”. Ogni sconfitta personale ti libera dall’attaccamento all’illusione di credere di essere una persona e non il Sé.
Sia vittoria al Divino!