Ieri sera mi sono concentrato molo sul’imminente Ritiro. Di notte ho sognato Nisargadatta. Non aveva il suo aspetto fisico, ma nel sogno risultava essere lui. C’è stato un colloquio tra noi che non ricordo, poi lui mi ha impresso il pollice sul 3° Occhio. Interiormente mi sono chiesto come mai Nisargadatta quando io sono devoto di Sri Ramana… Poi ho concluso che non aveva nessuna importanza che forma avesse Dio, mi sono abbandonato e sono entrato nel Nulla, in samadhi; era savikalpa, con consapevolezza della diversità delle forme. Bellissimo!
È difficile spiegare la bellezza del Nulla a chi non l’ha ancora esperito. Il Nulla è la liberazione dai concetti, ecco perché si dice Nulla: vuol dire che non sei imprigionato dalla rete mentale. Ma è pieno di luce e di amore, è purezza, è l’Essenza, è misericordia, ed è Liberazione Liberazione Liberazione…. Quando si riconosce per quello che è, nulla genera maggiore devozione del Nulla. Tanta ispirazione!…