Ciao Sergio,
ma sai che la mente l’ha compresa quest’illusione?…
Il problema principale credo sia nato dal fatto che per “me” (forse è così per tutti, non so) è sempre stato normale aver un senso di esistenza indefinibile. Ricordo che da bambino e/o ragazzo mi piaceva molto andare sott’acqua al mare perché quel senso/silenzio diventava prorompente. Altra cosa che mi piaceva fare era quella di cercare di restare sveglio quando dovevo andare a dormire, anche lì trovavo un non spazio uguale a quello che trovavo andando sott’acqua – io mi definivo “impermeabile”…
L’unico cambiamento importante che c’è stato nella vita “si è verificato con Turiyatita”, sostanzialmente la coscienza è divenuta consapevole… Da allora io so di ESSERE senza che vi sia alcuno che sia e sappia…
Nisargadatta quando parla dell’Io Sono, parla della primaria identificazione. Personalmente io ero identificato nel pensiero “io sono buono”. Da piccolo devo aver vissuto – so che è cosi ma non riesco a mettere a fuoco l’episodio – una situazione per la quale avevo visto che: “solo i bambini buoni sono amati”, e di conseguenza avevo assunto nel mio profondo la decisione di essere buono. Quando è caduta questa identificazione mi è sembrato di morire, un dolore atroce, tanto da levarmi la parola. Mi è salito dalla pancia sino ad arrivare al mio cospetto (Coscienza) per essere salutato e ringraziato per tutto quello che aveva fatto… Voleva solo essere amato, senza rendersi conto che lui stesso (l’identificazione) era la causa di tutto il dolore, la causa della separazione…
Sostanzialmente non c’è niente da raggiungere, solo levare l’ignoranza che apparentemente ci separa da noi stessi, ora comprendo molto bene l’esempio del cielo e delle nuvole, è proprio così il cielo è sempre là immutabile. La differenza sta da dove si osserva, se sei sulla terra (identificato con forme pensiero e/o il corpo) vedi le nuvole e sembra che il cielo non ci sia più, ma quando scopri di essere il cielo ti rendi conto che c’è sempre e c’è sempre stato, poi non importa più se passano le nuvole, il cielo è sempre cielo…
Tutto è talmente semplice e talmente facile, è sempre stato tutto qui, io sono sempre stato e sempre sarò… Ecco perché una vocina nella testa mi diceva che il cercare stesso era la prima causa di separazione, ovvio non c’è niente da cercare MA SOLO RICONOSCERE!
Grazie di tutto, grazie mille, grazie di cuore.
— Ora sei stabile, ma non è ancora la Realizzazione. Lo sei anche nel sogno? Riconosci la coscienza anche nel sonno profondo senza sogni?
Dunque rimani come Quello, immergiti/abbandonati sempre più profondamente in Quello. C’è da andare più a fondo.
Nota se vi sono dei desideri che potrebbero portarti fuori dal tuo “Stato Naturale” se ricevessero forti stimoli e se vi sono lascia che si dissolvano nel nulla dell’Essere.
Ormai sei guidato dal Divino. Che onore conoscerti. Ti voglio tantissimo bene!!!