— Carissimo Sergio, durante il giorno basta che mi concentri sul respiro e sul Cuore spirituale – che non sento più necessariamente nel petto ma ovunque – per entrare in me stesso e sentirmi distante dal corpo. In meditazione si presenta spesso il fenomeno di semiparalisi della parte inferiore del corpo. Non mi oppongo e attendo il momento di poterla muovere. A quel punto sento un formicolio abbastanza forte nelle mani, come di qualcosa che si risveglia improvvisamente.
Stamattina in meditazione ho avuto la visione di Ramana che mi poneva la mano sul capo e ho sentito una potentissima energia d’amore fluire da me a Lui. Poi, nella visione, sono finito in una prigione sospesa in aria. Ho cominciato ad amare quella prigione, l’ho toccata, e a quel punto tutto è diventato luce, energia, vibrazioni ed io ero luce nella luce, come se tutto fosse un’unica vibrazione di Amore che amava se stessa…
— Paralisi, vibrazioni e formicolii derivano da Kundalini. Per gli aspiranti che hanno Kundalini attiva sono normali queste paralisi temporanee. Per un po’ di minuti non puoi muoverti e poi ti muovi come prima. Conducono al samadhi. Ricordo un’allieva con Kundalini molto attiva. Quando veniva agli Intensivi di illuminazione, dopo la diade ci volevano 10 minuti perché riprendesse a muoversi.
Eccellente la tua capacità di dissolvere e trasformare in amore stati, visioni e sogni negativi. Ciò ti renderà vincente contro qualsiasi ‘brutto sogno’ nel Bardo (il dopomorte). Trasformare i sogni negativi attraverso sentimenti elevati, come amore e compassione, è una tecnica insegnata dai tibetani al fine di evitare reincarnazioni infauste durante il Bardo.
Congratulazioni!