per comprendere la Verità, l’illusione dev’essere distrutta

Dice Sri Siddharameshwar: “Si deve conoscere Dio così com’è, allora non c’è più niente da raggiungere, né più bisogno di far altro. Per comprendere la Verità, l’Illusione (Maya) dev’essere distrutta”.

Quando si accetta completamente che non esiste niente del mondo fenomenico, sia esteriore che interiore, ciò che rimane è la Verità Assoluta. In questa luce, possiamo comprendere meglio cosa sono le ‘vasana’ (spinte mentali di attrazione-repulsione): SONO IL CREDERE CHE L’ILLUSIONE ESISTE.

Il sito che ho creato, che si occupa di realizzazione spirituale, si chiama ‘it is not real’ (non è reale). È un’indicazione diretta agli aspiranti alla ricerca di realizzazione. Perché non si chiama ‘solo il Sé esiste’? Perché quando si è compreso ed accettato che il mondo non è reale, ciò che rimane è la Verità Assoluta, non c’è bisogno di andare a cercarla.

Quando si tolgono le nuvole, vedete il cielo; il cielo è già lì, non c’è bisogno di capire dove si trova. Allora, con l’aiuto del maestro o delle scritture, l’aspirante capisce che quel che è rimasto – il Sé, la Verità Assoluta – è egli stesso. Questa comprensione, quando è completamente integrata da diventare la propria identità, si chiama realizzazione spirituale.

Gli aspiranti di medio livello o avanzati hanno già avuto esperienza che il mondo è solo una Fata Morgana. Ma l’abitudine a identificarsi col mondo e l’orientamento generale della gente è tale da continuare a mantenerli legati a Maya, l’illusione. Allora essi cercano altri contatti con il Sé per cercare di realizzarsi. Ma è come compiere un salto oltre le nuvole per vedere per breve tempo il cielo, e poi ricadere giù. Ciò li scoraggia e li rende frustrati: subiscono il mondo perché vi credono e hanno soltanto brevi momenti di contatto col Sé.

La questione è sbarazzarsi delle nuvole, e ciò può essere fatto solo accettando completamente che il mondo non esiste. Può essere necessario del tempo di ripetuta insistenza perché tale completa accettazione avvenga. Ma perché cercare la chiave dove c’è più luce quando non la si è persa lì? Che si affronti la reale questione: fin quando credo che il mondo esiste non posso ottenere la realizzazione!

Una volta che si accetta la sfida vera, si compiono finalmente progressi stabili verso la realizzazione spirituale.