— L’approccio dell’autoindagine è che per potersi abbandonare al Divino bisogna prima conoscere la vera natura, altrimenti uno non sa a cosa dovrebbe abbandonarsi e il Divino non è niente di più che un concetto religioso che in realtà non si comprende. Hai conosciuto la vera natura? Quando la si conosce si scopre che non vi è nessun io, nessun individuo, nessun ‘avere’ del mondo fenomenico, e che gli eventi che si producono in esso appaiono in virtù di un potere superiore. L’Essere-Consapevolezza è completa non-azione, è la non azione stessa, e non ha possessi se non Esso medesimo. Un buon modo per metterlo in evidenza dopo averlo conosciuto e ripetersi ad ogni apparenza “Questo non è mio”. L’idea e la sensazione di essere qualcuno e di possedere qualcosa, oggetti fisici o qualità, è illusoria e fa sembrare che il mondo esista e che sia popolato da individui che agiscono, hanno attributi, e vanno attraverso un divenire. La sadhana è il processo ci si sveste di tutti queste false identificazioni, fin quando resta solo la vera natura, che non è qualcuno, che è non-azione e non possiede niente. Ma forse tu conosci già queste cose.