In molte nobili tradizioni prima di introdurre l’allievo alla meditazione gli viene insegnato il Dharma (le regole etiche). Come ho già detto la crescita spirituale non avviene in modo bilanciato; alcune facoltà possono svilupparsi presto e altre ritardare a lungo. Ho visto molte volte aspiranti che lambivano lo stato stabile commettere azioni invereconde.
D’altro canto l’indottrinamento del Dharma non funziona! Ho vissuto 3 anni in una comunità spirituale in cui il Sanatana Dharma era posto in primo piano… e se ne vedevano di tutti i colori, il livello di non-etica era persino superiore a quello della cosiddetta società ‘normale’.
L’unico baluardo è lo sviluppo dell’amore. Quando l’aspirante ha aperto il flusso dell’amore per Dio, può dirigere quel flusso in tutte le direzioni e conoscere la vera Compassione. Inoltre con lo sviluppo dell’amore la crescita spirituale avverrà in modo equilibrato: amore, umiltà, servizio, tolleranza, gentilezza ecc. Perciò, se le caratteristiche dell’aspirante lo consentono, suggerisco questo tipo di pratica sin dall’inizio.
L’ideale sarebbe che l’aspirante si impegnasse ad avere almeno un’esperienza diretta della propria vera natura, che può facilmente ottenere nei Ritiri, e poi continuare la propria sadhana secondo le sue disponibilità.
Se necessario, all’inizio sciolgo col mind clearing i contenuti mentale che bloccano la sua attenzione, così che possa devolversi alla sadhana. Questo lavoro può comportare da 5 a una 30ina di sedute che offro gratuitamente. Lo faccio solo per i miei allievi, perché posso guidarli a dissolvere la mente attraverso la sadhana, destinando al mind clearing tecnico un ruolo minimale. Con gli altri, il mind clearing tecnico diverrebbe straripante e non avrei la possibilità di farlo. Inoltre il mind clearing che uso è adatto a coscienze evolute, e chi medita sviluppa le capacità di lavorare con successo sulla mente. Quando negli anni ’80 facevo questo lavoro professionalmente e accettavo tutti, ottenevo il 50% di successo; con i miei allievi ho il 99%. Quell’1% che ha scarso successo ha bisogno di più tempo per sviluppare la capacità di lavorare sulla sua mente (che dipende dal suo grado di disidentificazione dai contenuti mentali), e potrà maturarla attraverso la sua pratica.