Mi sveglio e stare nel Sé, nel totale silenzio mi fa solo oziare.
Amo questo sangha e rispondo per consigli volentieri ma non riesco facilmente ad attivarmi per mettere giù qualcosa di mio.
So bene che non si esce dal silenzio con l’azione, ma se resto immobile accedo al nulla infinito e non percepisco niente altro che finezza di me e incanto di essere come sono.
Da quando non lavoro l’unico impegno mio è gestire e nutrire il gatto, sporcare il meno possibile, mangiare veloce qualsiasi cosa è tornare a questo nulla… (è sempre Qui.. ma abbandonarmi al 100% mi fa andare oltre).
Mi hanno abbandonato quella chiacchiera e quelle emozioni che mi tormentavano, pian piano in questi tre anni ho sganciato tutto.
Anche dopo aver visto cosa sono, ho avuto altri periodi dove mi tenevo sotto scacco. Ora non è per egoismo ma è come un riposo dell’essere che mi avvolge e mi dice è tutto ok stai QUI…
Non che la mia vita sia piatta, tutt’altro. È più viva ora di qualsiasi altro periodo dinamico. Ho attrazione totale per questo mio Sé che si rivela ogni attimo sempre più puro.
È un amore che aumenta, quindi sono nel momento della completa perdizione di me.
Sto bene e hai ragione di aiutare gli altri ad essere così.
Devono vedere cosa non sono, la voce che pensa non sono loro.
Il vero Sé, scrive senza pensare, ascolta, vede, senza pensare; sa tutto per intuizione senza pensare.
Il pensiero non è noi, le emozioni nemmeno.
Noi siamo silenzio che percepisce energie che non hanno nomi.
Essere, diventa un arte originale in ognuno.
Roberta Gamba