G. — Ho faticato un po’ ad entrare nell’inconscio. La mente preferiva rimanere tranquilla, senza contenuti.
Sergio — L’altro giorno ti ho detto: “Stai lavorando veramente bene nel trasformando in amore. Grazia ai tuoi anni di autoindagine, entri facilmente nella quiete e nel Sé. Giorni fa qualcuno al lavoro ha inveito contro di te gridandoti in faccia, ma tu sei rimasto sereno, indifferente a quella reazione di rabbia e hai risposto con gentilezza. Sono risultati inimmaginabili solo pochi mesi fa. Sei un grande aspirante!
“Ora sei pronto per affrontare la seconda fase del percorso di Lester Levenson, cioè affrontare la ‘Paura della Morte’ e il ‘Desiderio di Sicurezza’, che sono le due principali vasana del nucleo della personalità”.
‘Paura della Morte’ e ‘Desiderio di Sicurezza’ sono due facce della stessa medaglia. Ma attenzione, la mente le censura, e se non riesce a censurarle totalmente le attenua al massimo, perché il suo compito è dare meno problemi possibili all’ego. Questo però non è ciò che serve alla Realizzazione. Perciò devi scovarle, farle emergere e amplificarle, così da poterle dissolvere attraverso il Lasciare Andare, cioè attraverso l’aprirti e aprirti ad esse così che ti attraversino e si dissolvano nel Rigpa, nella pura Coscienza.
Presentandomi la tua comprensibile riluttanza ad abbandonare la quiete per entrare nel caotico inferno della mente, mi dai la possibilità di un chiarimento teorico.
Sri Ramana Maharshi non insegna questo. Sri Ramana Maharshi insegna ad interrogarsi continuamente: “Chi prova, sente, pensa questo”, e così risalire direttamente al Sé.
La mia esperienza diretta e indiretta dice che questo è molto difficile e adatto solo ad aspiranti con una mente abbastanza purificata e con una bhakti già molto aperta. Gli altri non ce la fanno. Quelli che non ce la fanno si dividono in due gruppi: chi va continuamente su e giù tra esperienze spirituali elevate e ricadute nell’inferno della mente con relativi comportamenti non etici (ferire, mentire, rubare, assenza di continenza, avidità ecc.), e quelli che si scoraggiano e abbandonano la via spirituale.
Infatti Sri Ramana Maharshi diceva: “Chi non ce la fa con l’autoindagine, dovrebbe praticare bhakti; se non c’è la fa con bhakti, dovrebbe praticare yoga; se non c’è la fa con yoga, dovrebbe praticare karma (l’azione disinteressata, il servizio)!.
Ecco perché ti ho invitato ad abbandonare la quiete e a calarti nella mente in cerca di quelle due vasana.
G. — Tuttavia dopo vari tentativi sono riuscito a vedere alcuni contenuti che non sono stati ancora integrati. Poi, questa notte, ho sognato che arrivava un medico/politico ancor peggiore di Duilio Poggiolini, ed era stimato da tutti. Quest’uomo aveva il compito di togliere tutti i beni materiali, tutto il divertimento e tutta la libertà ai cittadini per poi farli ammalare con dei farmaci ed infine ucciderli. Essendo io parte in causa ho avuto molta paura nel sogno, anche perché non riesco ad immaginare cosa possa succedere dopo la morte. Ho notato che il desiderio di sopravvivenza è molto forte, come è forte il desiderio di un futuro migliore, magari simile ad un mondo disneyano, leggero bello e divertente.
Sergio — Dopo la morte o c’è il Sé, nella totalità che hai già sperimentato, o si sogna. Nel secondo caso i sogni possono essere di vario genere: da sogno fausti a incubi, e danno luogo a rinascite corrispondenti.
I tuoi sforzi ti hanno fatto sognare sia la paura della morte che il desiderio di sopravvivenza (un futuro migliore ecc.). Ora hai su cosa lavorare. Prendi il più carico, la paura della morte che hai sognato, e dissolvilo con il Lasciare Andare. Senti bene quella paura, se necessario amplificala, ed apriti e apriti ad essa fin quando non ha più effetto su di te.
Lester Levenson ha scoperto queste cose da sé, ma non sono affatto sconosciute. So di un monaco buddista tailandese che per affrontare la paura della morte passò una notte a meditare in un cimitero. Avevano da poco portato le spoglie di qualcuno cremato e c’era una puzza di cadavere pazzesca. Lui chiuse gli occhi e cominciò a sentire la pura aprendosi ad essa. A un certo punto sente qualcosa che si avvicina a lui – forse un animale… Aveva il cuore in gola ma riuscì a non aprire gli occhi.
Quando dista il cimitero più vicino a casa tua? Potresti fare un test quando senti di aver superato la paura della morte.