Quelli che hanno solo jnana e non hanno bhakti in genere non ce la fanno. Arrivano fino a stati di assorbimento che sono il contemplare il Sé in modo duale, e brevi e rari momenti di samadhi.
E poi? Quando non sono in assorbimento? Non avendo bhakti non sviluppano l’Abbandono al Divino, quindi prevale sempre la loro personalità, l’ego: voglio questo, voglio quello, non mi va bene questo e quello, sono arrabbiato… Così rimangono fortemente attaccati alla realtà fisica, che è la più limitata in assoluto. Io dico di sviluppare bhakti, la devozione, ma non ne vogliono sapere, e io naturalmente accetto. Vi saranno per loro momenti più propizi.
Quelli che trionfano sono aspiranti che hanno jnana ma anche tanta devozione: Monica, Mukti, Fabrizio, Annapurna.
A volte mi chiedono come si fa ad adorare Dio.
Lasciati ispirare da questo fiore…