Questa semplice osservazione priva di intenzione, è e basta, non ha la conoscenza “io sono”. Per apparire la conoscenza “io sono” la si deve recuperare dalla mente. Eppure non si può dire incosciente, nel senso che non si identifica con l’illusione. Invece riflette spontaneamente se stessa sulla creazione e così prova Beatitudine.
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COMMENTI
M. – Caro Sergio, è perfetto il tuo post sul superamento dell’Io Sono.
Nell’osservazione senza intenzione non c’è più nemmeno un io osservatore. Le tue parole che danno forma perfetta a ciò che accade.
La Beatitudine non accade a causa di qualcosa o qualcuno, ma emerge in assenza della mente. Ha la qualità dello sguardo di un bambino appena nato, la stessa naturale purezza.
Sergio — La beatitudine avviene quando il Sé viene colto, anche senza rendersene conto. Recentemente ho visto dei video di Walter Monatti, grande alpinista. Quel suo amore per la montagna… Quando noi siamo estasiati dalla bellezza di una montagna, ciò che stiamo cogliendo è la magnificenza del Sé, non importa se ce ne rendiamo conto. Quelle sfumature di viola delle montagne all’alba o al tramonto: irresistibili!