Nella nostra esperienza, sia di veglia che di sogno, abbiamo accesso a due prospettive:
- Quella dell’ego o attore, che rappresenta il sé della ‘persona’ all’interno del mondo della veglia o del sogno.
- Quella dell’Osservatore, un punto di osservazione non personale, non figurato e non localizzato, al di fuori del mondo/sogno.
Nei sogni comuni e nello stato di coscienza ordinario la completa identificazione con l’ego che pensa e che agisce, ci fa ignorare del tutto l’esistenza della prospettiva superiore dell’osservatore trascendente, assolutamente privo di azione, movimento, pensiero.
Nei sogni lucidi (in cui sappiamo di stare sognando) e negli stati di coscienza più elevati, si è contemporaneamente identificati con l’ego all’interno dello stato di veglia o di sogno e con l’osservatore esterno al mondo o al sogno. Si perde parzialmente la coercizione dovuta al sentirsi una parte in gioco negli eventi, una ‘piccola’ conquista di libertà!
Quando diventa chiaro che il punto di vista dell’ego è semplice ignoranza, ce ne sbarazziamo del tutto.
Marco Mineo