— Sabato e domenica ho praticato la Consapevolezza che osserva la consapevolezza ed oggi ho avuto un bel periodo senza ego. Ora sono in uno stato confusionale: c’è lo sforzo di tornare nell’Essere, che è comunque presente, ma con alcune interferenze della mente.
— Tutte le scritture insegnano che, per stabilirsi nel Sé, bisogna ricordare e ricordare di essere il Sé e ripetere e ripetere l’esperienza del Sé.
Perché questo? A causa delle vasana! Tu puoi conoscere il Sé anche all’inizio della sadhana, ma le vasana ti porteranno di nuovo a identificarti con la mente; anche se con un po’ più di libertà di prima; libertà che si concretizza nel fatto che ora ritornare al Sé ti sarà un po’ più facile. Questo ricordare e ricordare, ripetere e ripetere consuma le vasana, fino a che potrai stabilirti nel Sé. Anche dopo che sei stabile, la realizzazione si approfondisce – questa volta attraverso un processo naturale, non più con sforzo –, e anche questo approfondirsi deriva da un’ulteriore dissoluzione delle vasana.
Tu già conosci il Sé e ora ti è facile ritornarvi, devi solo continuare a ricordare che sei Quello e ad avere l’esperienza del Sé: SENZA SCORAGGIARTI!!!
La realizzazione è una comprensione radicale che si tramuta nella indelebile identità col Sé. Dice Sri Atmananda Krishna Menon: «Abituandoti allo stato in cui la mente rimane quieta e tu sei testimone di tutto attraverso la pratica continua, un giorno il seme della Verità “Io Sono la Coscienza” maturerà e tu ti renderai conto che la tua vera natura è Coscienza. Questo è l’Autorealizzazione».