Ramana Maharshi, discorso 82

Fu sollevata una domanda sulle differenze tra i vari samadhi.

M.: Quando i sensi sono assorbiti nell’oscurità [incoscienza] c’è il sonno profondo; quando sono assorbiti nella luce [coscienza] c’è il samadhi. Proprio come un passeggero che viaggia dormendo in una carrozza non è consapevole del movimento, dell’arresto e dello stacco dei cavalli, così uno Jnani in sahaja samadhi non è consapevole degli avvenimenti, della veglia, del sogno e del sonno profondo.

In questo esempio il sonno profondo corrisponde allo stacco dei cavalli e il samadhi corrisponde all’arresto dei cavalli, perché in quest’ultimo caso i sensi sono pronti ad agire proprio come i cavalli sono pronti a ripartire dopo la sosta. Nel samadhi la testa non va giù perché i sensi ci sono anche se inattivi, mentre nel sonno la testa va giù perché i sensi sono stati assorbiti nell’oscurità.

Nel kevala samadhi, le attività (vitali e mentali), la veglia, il sogno e sonno profondo, sono solo assorbite, pronte a riemergere quando si esce dal samadhi. Nel sahaja samadhi le attività (vitali e mentali), e i tre stati di veglia, sogno e sonno sono stati distrutti, perciò non riappariranno mai più. Ma gli altri, dall’esterno, vedono che lo Jnani è attivo, ad esempio mangia, parla, si muove ecc. Ma egli non è consapevole di queste attività, mentre gli altri intorno a lui le notano. Per quanto lo concerne, lo Jnani è come il viaggiatore addormentato o il bambino che viene nutrito durante il sonno senza esserne cosciente. Al risveglio il bambino dirà di non aver bevuto il latte prima di addormentarsi, e anche insistendo nessuno riuscirà a convincerlo. Lo stesso accade nel sahaja samadhi.

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Nota di Sergio – Ciò fa ulteriore chiarezza tra la differenza tra lo ‘Stato Stabile’ e Mukti, la Liberazione definitiva senza ritorno.