La confusione nasce dal fatto che si confonde la realizzazione con la forma della realizzazione.
La realizzazione è l’identità col Sé, con l’Assoluto, punto! E non c’è niente di rango superiore all’Assoluto. Però la forma di quel realizzato potrebbe avere così pochi mezzi da riuscire a malapena a insegnare l’esperienza di come egli stesso è arrivato alla realizzazione.
Quando chiedono a Sri Ramana dei 4 livelli di realizzati che le scritture indù citano – Brahmavidvarishta, Brahmavid-Vareeyaan, Brahmavidvara, Brahmavid –, Sri Bhagavan dice “Tutti loro sono realizzati”; ma dal punto di vista delle qualità e capacità della loro forma manifesta vi è una differenza abissale tra il Brahmavidvarishta, il più elevato che ha anche estinto le vasana biologiche come della sopravvivenza del corpo (devono nutrirlo), e il realizzato dell’esempio di cui sopra; come paragonare il sole a una lampadina.
Quando chiedono a Sri Bhagavan riguardo all’Avatar, egli risponde: “L’Avatar è una reincarnazione di Ishvara, perciò è di rango inferiore allo Jnani”. Si fa fatica a vedere Gesù, Buddha, Krishna di rango inferiore allo jnani dell’esempio… Perciò la risposta di Sri Ramana va intesa così: “L’Avatar è una reincarnazione di Ishvara, perciò è di rango inferiore al Sé, all’Assoluto”. Che vuol dire che anche l’Avatar, come manifestazione, compare all’interno della Coscienza di cui è una creatura.
[Vedi: Santità e Illuminazione – 1]