Il 15 agosto ho scritto un post dallo stesso titolo in cui spiego che santità e illuminazione sono due cose diverse. Lo ritengo assai utile per interpretare il panorama spirituale.
Ora però, per completezza, devo anche aggiungere che la spinta alla santità non è separata dalla realizzazione, anzi vi è connaturata. Solo che ha tempi di compimento molto molto più lunghi. Perciò in un dato momento santità e illuminazione possono apparire due cose completamente diverse.
Come nasce la spinta alla santità?
Semplice: sei in un modo, realizzato o anche semplicemente più elevato rispetto a prima, e senti che la tua forma non ti esprime più. Allora nasce la spinta alla Santità. Ti senti un elefante in cristalleria o un istrice tra i palloncini…
Un esempio. Un amico commenta un mio post sulla realizzazione scrivendo “Ho finalmente abbandonato la fretta”. Lui sta esprimendo un successo spirituale. Io rispondo confermando quanto ha detto, ma poi aggiungo “Dovrebbe trasformarsi in dedizione”. Quel ‘dovrebbe’ è una pugnalata, completamente antitetico alla sua espressione. Allora correggo “Prima o poi si trasforma in dedizione”. Assai meglio, ma intanto l’amico ha già letto la prima versione.
Ecco, molto semplicemente, come nasce la spinta alla santità.
Vedi anche:
santità e illuminazione – 1
santità e illuminazione – 2