— Se mi permetti, il tuo punto debole è che ancora ti abbeveri del mondo. Tu mi dirai: “Beh, se non me ne abbeverassi più sarei già realizzata”. No, quello che voglio dire è che tu ritieni ancora che vi sia spazio per essere del mondo e al tempo stesso occuparti del Sé, pensi ancora che le due cose siano gestibili insieme.
Invece non si possono avere due mariti – il mondo e il Sé – ma uno soltanto. Se sei del mondo scompare il Sé e se sei del Sé scompare il mondo.
Per favore non mi fraintendere, non ti sto inviando un monito ieratico, nient’affatto! L’evoluzione spirituale non procede attraverso anatemi. Tu che hai letto l’autobiografia di Swami Rama ricorderai come il suo Guru non gli impedì mai di bruciarsi le dita con esperienze mondane, non quando stava per sposarsi e non quando divenne capo di una potente e ricca organizzazione spirituale. Può uno conoscere il fuoco senza bruciarsi un pochino almeno una volta?
Tutto quello che desidero è chiarire idee, in particolare la verità: ‘Un Solo Marito’, così che sia chiara nella tua coscienza e non sorga confusione quando la crisi diverrà forte. E poi continua la vita che stai facendo. Ti dissi dall’inizio che ritenevo feconda la tua esperienza.
Sarà l’attrito – e il dolore conseguente – tra la tua vera natura e la natura di maya a portare a maturazione la verità. Perciò la tua crisi è un dono!
Ti voglio bene.