Dopo aver avuto un ‘risveglio’, cioè dopo aver conosciuto la bellezza del Divino, se vuoi la Liberazione devi impegnarti a questa austerità (tapas): DEVI ABBANDONARE GLI ATTACCAMENTI!
Dev’essere una disciplina, un impegno costante a rinunciare ad ogni attaccamento che appare.
Non essere violento con te stesso. Si tratta di autoindagine, il lavoro è soprattutto quello di divenire consapevole che è ciò che dovete fare. Non appena tale consapevolezza diviene matura, in quella misura emergeranno delle azioni spontanee che muteranno il tuo comportamento, le tue abitudini, all’esterno come dentro di te. non si tratta quindi di annotarsi una condotta ideale e di forzarti a seguirla.
Per far questo: ABBANDONARE GLI ATTACCAMENTI, devi convincervi (e anche questo dev’essere un impegno continuo) che tu vali di più di qualsiasi sogno, desiderio o realizzazione esterna; non come ego, ovviamente, ma come Sé, e se hai avuto un risveglio sapete cosa sto dicendo.
Non perdete tempo a inseguire gli attaccamenti. Non lasciare che sia il dolore della vita ad esaurirli!
Giunto a preferire il Sé a ogni altra cosa, allora ti realizzi. Sarà naturale rimanere nel Sé, non avrai distrazioni-desideri che ti portano fuori. Puoi aiutare questo processo con la VIGILANZA, riconoscendo ogni attaccamento come non-TE.
Quando poi la bellezza del Divino diverrà sopraffacente, non vi sarà più bisogno di questo sforzo.