senza preoccupazioni

Sergio — Se siete abituati ad andare spesso in Alfa, non appena fate i tre respiri iniziali il corpo diventa completamente rilassato.

In quella situazione fausta, se siete rilassati anche mentalmente, prima o poi noterete che NON VI SONO PREOCCUPAZIONI. È perché siete piuttosto sganciati dalle memorie.

Scoprirete allora che quando non vi sono preoccupazioni si è spontaneamente nel presente. Siete come un bambino (i bambini sono spontaneamente in Alfa e Theta, prima di essere inchiodati dall’educazione allo stato di onde Beta) che non ha pensieri e contempla affascinato le forme che appaiono, che tuttavia non sono troppo separate da lui. In quello stato le forme sembrano sempre nuove perché non subiscono la sovrapposizione delle memorie che sono disattivate – le memorie creano l’illusione di passato e futuro. Con l’approfondirsi di questo stato, ‘SIETE’ spontaneamente, senza pensare d’essere.

Questa esperienza vi dà una forte nozione, almeno introduttiva, di com’è essere stabili nel Sé, e vi fa capire che se volete raggiungere la stabilità non dovete dare pressoché nessuna importanza alle memorie. Esse sono illusorie, e la loro permanenza mantiene una realtà illusoria di voi come persona, che avete fatto questo e quello, avete avuto quelle determinate esperienze ecc. Quando entrate nel sonno, tutte queste memorie scompaiono e allora scompare l’io-persona col suo mondo – a parte le fasi REM in cui le memorie ritorno, ma non necessariamente avete la stessa forma dello stato di veglia.

Annamalai supervisionava i lavori del Ramanashram. Una volta una squadra di muratori disattendeva alle sue istruzioni mettendo poca malta. Malgrado si sgolasse uno degli operai continuava a mettere troppo poca malta ed esasperato Annamalai gli diede uno schiaffo sulla schiena. La cosa lo turbò molto e a sera ne parlò con Sri Ramana. “A che ora è successo” chiese Ramana. “A mezzogiorno”. “E perché ci stai pensando ancora?”. È illuminante!

Il motivo per cui la gente si sballa davanti alla televisione è per dimenticare le proprie memorie. In quel caso però non possono godere dell’esperienza d’essere liberi dalla mente, perché si tratta solo di un cambio di film. Lo stesso vale per i sogni ad occhi aperti.

Tuttavia, se volete rimanere nell’esperienza che ho detto, non potete far leva sull’essere senza preoccupazioni, perché ciò si sviluppa di pari passo col vostro arrendervi all’evidenza che le memorie sono pura illusione. Per allenarvi a rimanere nell’esperienza dovete far leva sull’essere nel presente.

M. — A proposito del racconto su Annamalai, a volte quando mi capita qualcosa, anche di spiacevole, mi accade che arriva il pensiero che questa cosa è accaduta e quindi andata, e mi sembrerebbe facile, ma subito mi dico che devo pensarci, analizzare… Non ho mai mai pensato potesse essere un gioco della mente.

S. — Questo ci permette di capire perché le Scritture dicono che quando non c’è più l’ego non si accumula più karma.

M. — Oggi mentre passeggiavo ho fatto questa esperienza: ho fatto tre respiri come mi hai insegnato, ho mantenuto la presenza per diverso tempo con gli occhi aperti e la percezione allargata: c’era la creazione senza etichette. Il corpo era come staccato e continuava a camminare indipendente da me. Mi hanno rivolto la parola e non ero io che rispondevo, eppure tutto emanava da me. Non so dire altro.

S. — Eccellente. Così è lo stato stabile, anche se si approfondisce fino a poter essere in nirvikalpa samadhi, cioè assenza di percezione di forme, mente la forma agisce.