Dal capitolo 2:
In Me ha avuto origine l’universo
In Me solo sussiste tutto
In Me, Shiva, tutto si perde
Il Senza-Tempo, sono Io stesso
Shivoham! Shivoham! Shivoham!
(Io sono Shiva! Io sono Shiva! Io sono Shiva)
Saluti al Signore Shiva, il vincitore di Cupido, il dispensatore di beatitudine eterna e immortalità, il protettore di tutti gli esseri, il distruttore dei peccati, il Signore degli dei, Colui che indossa una pelle di tigre, il migliore tra gli oggetti di adorazione, attraverso i cui capelli arruffati scorre il Gange.
Il Signore Shiva è la pura, immutabile, senza attributi, onnipervadente Coscienza trascendente. È l’inattivo (nishkriya) Purusha. Prakriti danza sul Suo petto compiendo i processi di creazione, conservazione e distruzione.
Quando non c’è né luce né oscurità, né forma né energia, né suono né materia, quando non c’è manifestazione di esistenza fenomenica, Shiva soltanto esiste in Sé stesso. Egli è senza tempo, senza spazio, senza nascita, senza morte, senza decadimento. È al di là delle coppie di opposti. Egli è l’Impersonale Brahman Assoluto. Non è toccato dal piacere e dal dolore, dal bene e dal male. Non può essere visto con gli occhi, ma può essere realizzato nel cuore attraverso la devozione e la meditazione.
Quando è identificato con il Suo potere Shiva è anche il Supremo Dio Persona. Egli allora è l’attivo Dio onnipotente e onnisciente. Danza nella gioia suprema e crea, sostiene e distrugge al ritmo dei suoi movimenti di danza.
Distrugge ogni schiavitù, limitazione e dolore dei Suoi devoti. È il donatore di Mukti, l’emancipazione finale. Egli è il Sé universale. È il vero Sé di tutte le creature. Egli dimora nel campo di cremazione, nella regione dei morti, coloro che sono morti per il mondo.
I Jiva e il mondo hanno origine da Lui, esistono in Lui, sono sostenuti e rifiutati da Lui e alla fine si fondono in Lui. È il supporto, la fonte e il sostrato del mondo intero. Egli è un’incarnazione di Verità, Bellezza, Bontà e Beatitudine. È Satyam, Sivam, Subham, Sundaram, Kantam.
È il Dio degli dei, Deva-Deva. È la Grande Divinità: Mahadeva. È il Dio di manes (Prajapati). È Rudra, la divinità più maestosa e terrificante, con il Trisul (tridente) nella mano. È il più facilmente appagato (Asutosha). È accessibile a tutti. Anche gli intoccabili chandala (caste inferiori che si occupano dello smaltimento dei cadaveri) e i contadini analfabeti possono avvicinarlo.
Egli è la fonte di ogni conoscenza e saggezza. È uno Yogi e Muni ideale. È l’ideale capo di una famiglia ideale con Uma (un altro nome di Parvati) come sua devota sposa. È Subrahmanya, il prode generale colmo di forza e di coraggio. È Ganesha che rimuove tutti gli ostacoli.