Fin quando resta il ben che minimo concetto dell’esistenza dell’altro, non si potrà essere stabili nello stato naturale. Prima o poi quella falsa idea vi porterà di nuovo fuori nella mente.
Quando è definitivamente chiaro, oltre ogni esitazione, che l’unica Realtà è l’Essere-Consapevolezza, non appena sorgono pensieri, questi cadono immediatamente, perché non hanno nulla a cui aderire. Ciò porta a mouna, il silenzio, e al sahaja, lo stato naturale.
Ma se sorge ancora qualcosa che sembra esistere oltre il puro Essere-Consapevolezza, allora la mente muoverà verso quell’oggetto e si uscirà dallo stato naturale.
Coloro che aspirano a riconoscere il Sé stabilmente possono farsi un auto-check chiedendosi: quante cose esistono per me oltre al puro Essere-Consapevolezza senza forma?
Una volta ottenuta la lista, sapete le erronee concezioni che dovete rimuovere perché la realizzazione di Ciò che già è possa risplendere.