— Ormai sono ripetente. Devo praticare per un po’ di tempo ‘Ama Tutto ciò che appare’ e poi rifare l’esame.
— Tu hai già il cuore aperto, ho visto come ti prendi cura delle persone non appena hanno bisogno d’aiuto. Il tuo amore è bloccato dal fatto che hai concluso che vi sono nemici, gente cattiva che opprime gli altri. Questo appare su un basso piano di consapevolezza. Ma dal punto di vista del Sé immanente (Isvara), sono tutti bambini bisognosi di amore, e sono tutti figli tuoi! Poi vengono predati dalla loro mente, e uno nasce coccodrillo, l’altro iena, l’altro scorpione, l’altro demone in qualche mondo sottile, l’altro Hitler ecc. Ma se vuoi liberarti dalla trappola dell’ignoranza che ti fa sentire di essere un corpo fisico e una personalità separata, in balia di forze più grandi di te, devi abbandonare i livelli di coscienza bassi, fino a vedere che Tutto è Amore.
Gesù insegnava: «A voi che ascoltate, io dico: amate i vostri nemici, fate del bene a quelli che vi odiano, benedite coloro che vi maledicono, pregate per coloro che vi trattano male» (Lc 6, 27-38).
Devi avere sempre in mente l’Amore per Dio e l’Amore per gli altri esseri.
Non aver sempre presente nella mente l’Amore per Dio e l’Amore tra gli esseri è una malattia! Una malattia piuttosto grave perché la gente non sa di averla e non sa quanto immenso dolore le arrechi.
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Sri Ramakrishna sulla Via della Devozione
Traduzione del Testo:
La Via della Bhakti è la migliore per gli essere umani che vivono nel Kaliyuga (l’epoca del ferro). È un percorso facile.
Il Bhakti Yoga si basa sull’auto-abbandono e non richiede requisiti preliminari, tranne la fede in Dio.
In questa via tutti sono i benvenuti “così come sono”. Né l’albero né il frutto vogliono separarsi. Ma quando il frutto è maturo, si separa automaticamente senza dolore. Questo è ciò che accade nella via del Bhakti Yoga.
Se strappiamo la crosta di una ferita nella fase iniziale, si produrrà un’infezione. Ma quando la ferita è rimarginata, la crosta cadrà senza dolore automaticamente.
Nel Bhakti Yoga non si è forzati alla rinuncia. La rinuncia avverrà naturalmente. Continuando ad amare Dio, gli attaccamenti inferiori cadranno naturalmente.
Nel Bhakti Yoga possiamo usare tutti i nostri organi fisici e di senso, mentre negli altri tipi di yoga non c’è così tanta flessibilità. Per esempio:
– Possiamo praticare il japa (la ripetizione del mantra)
– Possiamo cantare i Bhajan
– Possiamo meditare su Dio
– Possiamo cantare vari inni agli Dei
– Possiamo danzare mentre cantiamo Bhajan
– Possiamo avere vari tipi di relazione con Dio: come amico, servo, genitore…
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Come Fissare la Mente in Dio
Traduzione del Testo:
Come fissare la mente in Dio?
Ripeti il nome di Dio, canta le Sue Glorie, mantieni sante compagnie, e ogni tanto visita devoti di Dio e uomini santi.
La mente non può dimorare in Dio se è immersa giorno e notte nella vita, nei doveri e nelle responsabilità del mondo.
Ogni tanto è necessario ritirarsi in solitudine e pensare a Dio.
Fissare la mente in Dio è molto difficile all’inizio, a meno che non si pratichi la meditazione in solitudine.
Quando un albero è giovane lo si cinge con una staccionata, altrimenti verrà distrutto dai bovini.
Per meditare, dovete ritirarvi in voi stessi, o ritirarvi in un luogo isolato.
E dovete sempre distinguere il Reale dall’irreale.
Solo Dio, l’Eterna Sostanza, è reale. Tutto il resto è irreale, cioè impermanente.
Così discriminando, si dovrebbero scrollar via dalla mente gli oggetti impermanenti.
Come compiere i propri doveri nel mondo e vivere con la propri famiglia senza attaccamenti?
Compi tutti i tuoi doveri ma mantieni la tua mente su Dio. Vivi con tutti – tua moglie, i tuoi figli, tuo padre e tua madre – e servili.
Trattali come a te assai cari, ma sappi nel profondo del tuo cuore che non ti appartengono.
Una cameriera nella casa di un ricco assolve a tutti i doveri domestici come se fosse casa sua, ma i suoi pensieri sono fissi sulla sua casa nel suo villaggio nativo.
Lei alleva i figli del padrone come se fossero i propri, parla di loro come “il mio Rama” o “il mio Hari”.
Ma nella sua mente sa benissimo che non le appartengono affatto.
Fai tutti i tuoi doveri nel mondo, ma mantieni la tua mente in Dio.
Se entri nel mondo senza prima aver coltivato l’amore per Dio, vi rimarrai continuamente invischiato.
Sarai sopraffatto dai suoi pericoli, le sue pene e i suoi dispiaceri. E più pensi alle cose del mondo e più vi rimarrai attaccato.
Prima spalma le tue mani con l’olio e poi apri il jack-fruit, altrimenti rimarranno imbrattate del suo latte appiccicoso.
Prima procurati l’olio del Divino Amore, poi immergi le tue mani nei doveri del mondo.
Ma per ottenere l’olio del Divino Amore ci si deve ritirare in solitudine.
Per ottenere il burro dal latte, devi lasciarlo nel caglio in un luogo isolato. Se è molto disturbato, il latte non si trasformerà in cagliata.
Poi devi mettere da parte tutti i doveri, sederti in un posto quieto e zangolare la cagliata. Solo allora otterrai il burro.
Similmente, meditando su Dio in solitudine, la mente acquisisce conoscenza, distacco e devozione.
Ma la medesima mente decadrà verso il basso se dimora nel mondo. Nel mondo c’è un unico pensiero: “lussuria e ricchezza”.
Il mondo è l’acqua e la mente è il latte. Se tu versi il latte nell’acqua diverranno una sola cosa e non potrai più ritrovare il puro latte.
Ma trasforma il latte in cagliata e sbatti la cagliata trasformandola il burro. Se poi versi il burro nell’acqua esso galleggerà.
Dunque pratica la tua disciplina spirituale in solitudine, e ottieni il burro della Conoscenza e dell’Amore.
Anche se manterrai questo burro nell’acqua del mondo, le due cose non si mischieranno: il burro galleggerà.
(da ‘Il Vangelo di Sri Ramakrishna’]