l’ultimo petalo cade da solo

F.T. — Accettare tutto! Che liberazione non dover essere perfetti, non dover piacere, non dover essere amati, non dover amare, non dovere, dovere, dovere... Il giudizio, nato per evitare la sofferenza, in realtà crea e sostiene la sofferenza. Libertà! Libertà anche dal voler essere liberi. Ah… un buon consiglio, niente di più e niente di meno, solo un buon consiglio… Se è l’Ego che vuole “accettare tutto”, vorrà accettare tutto, creando resistenza su ciò che non accetta. l’accettazione Continua a leggere →

d’altronde un filo d’erba cresce senza il voler essere più dritto o più verde o essere albero

Sergio: — Accettare Tutto porta a stare nel Sé nella maniera più spontanea e naturale che si possa immaginare. Seda anche la reattività alle notizie di allarme sociale: oddio lo spread, oddio la pandemia, odio l’attacco a Vienna ecc. I grandi aspiranti stavano al loro interno anche in presenza di grandi sconvolgimenti sociali; è così che hanno ottenuto la Liberazione. Ma queste cose si sanno già. Quello che non si sa è che questo star dentro si realizza in modo estremamente spontaneo Continua a leggere →

perbacco… il mondo è creato dal gradire e non gradire dell’ego

Ti svegli. È mattina. Sei ancora tra i fumi del sonno. Resti a letto e guardi dentro. Vi sono ricordi di contrarietà che hai avuto ieri; varie tue identità, alcune gradite e altre no; frammenti di immagini di ricordi remoti. Niente di definito che potresti descrivere, ma questo panorama indefinito, fatto di alti e bassi, di alti auspicati e di bassi indesiderati, non ti piace. Lo osservi con la propensione ad accettare tutto. La prima considerazione che subito ti appare è: “E quando mai riuscirò Continua a leggere →

realizzare il samadhi o realizzare il sé?

Quando si è realizzato il Sé, si è sempre in samadhi, perché il Sé è tutto e oltre il tutto, immanente e trascendente. Ma se la tua intenzione è realizzare il samadhi, incontrerai dei problemi, perché stai rincorrendo un falso obbiettivo. I samadhi, come stati mentali, vanno e vendono. Devi stabilizzare il Sé, non il samadhi, e tutto il resto ti sarà dato in aggiunta. Il modo più diretto per ottenere la Liberazione è ACCETTARE TUTTO. Accettare tutto non ha a che vedere con l’operatività Continua a leggere →

accettare tutto

Ho cercato di dire che quella del samadhi è una fissa, un falso obbiettivo; che anche il samadhi come esperienza specifica è uno stato: arriva e se ne va. Ma subito levate di scudi. “Ma Patanjali dice…” ecc. Quando vedi che tutto quello che attribuivi a te: corpo, carattere, attributi, vizi, virtù, azioni, decisioni, pensieri, memorie, passato presente e futuro ecc. sono tutti processi automatici di causa-effetto, e sono illusori, e che Tu non c’entri niente, sei la sola Realtà, l’origine Continua a leggere →