amore e devozione

La devozione si rivolge al Divino e ai Maestri, l’amore a tutti gli esseri. Io so che non pochi sulla via di jnana (conoscenza) ritengono che l’amore non faccia parte del Sé, che sia un attributo che va e viene. Questo perché quando siamo profondamente assorti, come nel nirvikalpa samadhi o nel sonno profondo, l’amore non appare. Ciò li induce a concludere che l’amore, non essendo permanente, non sia il Sé, poiché l’advaita vedanta insegna che solo ciò che è immutabile e permanente Continua a leggere →

bellissima la lettera di questa devota

Bellissima la lettera di questa devota. È in uno stato di abbandono al Guru e al Sé. Quando dice: “l’impulso interiore di realizzare il Sé rimane e diventa sempre più forte e pressante”, questo ‘pressante’ non è ispirato dall’afflizione, ma dall’amore che pressa per congiungersi per sempre con l’Amato. Meravigliosa Divina Bhakti❣ È la Bhakti che fa dimenticare sé stessi e la mente. Come ci si può fondere nel Cuore di Dio senza Amore? *    *    * Sri Ramana Maharshi, Continua a leggere →

l’amore deve inondare ogni area della coscienza

L’Amore non ha inondato ogni area della tua coscienza? Non sei realizzato. Questa è la via di iti-iti (io sono questo, io sono questo). NULLA È SEPARATO DA ME! Qui la mente muore perché tutto è il Sé, tutto è il Divino. Fine d’ogni questione. Non si tratta di un iti-iti concettuale opposto a neti-neti (non sono questo, non sono questo), si tratta di Samadhi. All’inizio della sadhana si pratica neti-neti per distinguere il Sé dal non Sé – nella via di Ramana Maharshi ciò Continua a leggere →

cosa vi serve per la realizzazione?

Ramana insegna che la realizzazione si ottiene solo a Mente Morta. Naturalmente finché si ha un corpo rimangono ancora piuttosto disponibili le funzioni computazionali e mnestiche della mente; ma se non intenzionalmente richiamata, la mente non invade più la coscienza. Lights out, luci spente, rimane solo il Brahman, cioè la Pura Coscienza senza mente; senza mente vuol dire senza mondo né senza corpo. Nel discorso 430 qualcuno chiede a Ramana: — Ho letto molto sulla Realizzazione del Sé. Continua a leggere →

l’unico potere in grado di farci andare oltre il nostro ego è l’Amore!

Lo dico perché possiate avere successo. Gli advaitini che non hanno sviluppato Prema (Amore) e Bhakti (Devozione) ad un livello molto elevato non riusciranno a realizzarsi; semplicemente mancherà la forza per andare oltre loro stessi come ego. L’unico potere in grado di operare questa trasmutazione è l’Amore! Bhakti è la Madre di Jnana:   Continua a leggere →

il chakra del cuore

SE L’ASPIRANTE NON HA APERTO COMPLETAMENTE IL CHAKRA DEL CUORE NON OTTERRÀ LA REALIZZAZIONE! Se andate sul mio sito, vedrete che da anni predico che Bhakti è indispensabile per la realizzazione, e ho invitato più volte i sadhaka a implementarla. Non basta! Questa non è scienza. Avrei dovuto essere più esatto: L’ASPIRANTE CHE ANELA ALLA LIBERAZIONE DEVE APRIRE COMPLETAMENTE IL CHAKRA DEL CUORE. Manifestazioni di grande amore e compassione non significano che Kundalini sia stabile nel Continua a leggere →

una domanda a Chat Gpt

Soham: — Secondo le filosofie indù, quali sono le differenze che distinguono il Brahman saguna dal Brahman nirguna? Chat GPT: — Nella filosofia induista, il concetto di Brahman è centrale e rappresenta l'essenza ultima, impersonale e universale, che è alla base dell'universo e di tutto ciò che esiste. Tuttavia, ci sono due principali concettualizzazioni del Brahman: il Brahman saguna e il Brahman nirguna. Brahman Saguna: Questo si riferisce al Brahman con attributi o qualità. In questa Continua a leggere →

Il fuoco dell’Amore Divino deve bruciare tutto ciò che ancora resta di umano (in senso limitativo) e personale nell’aspirante

Amato, stai praticando l’inviare amore? Questo ti porterà via dalla mente, svilupperà concentrazione e ti conferirà facoltà sottili. Tutti possiamo trasferire il nostro stato interiore. Contatta l’Amore che è in te, concentrati su esso e lascialo divampare. Questo il primo esercizio. Dev’essere l’Amore del Sé, non dell’ego. Quello che ti sto chiedendo di fare è in realtà un processo spontaneo, che avviene senza volontà, come un fiore che benedice il mondo con l’esalare il Continua a leggere →

come stabilirsi nel samadhi

Come ci si stabilisce nel samadhi, lo stato unitivo? Abbandonandosi e abbandonandosi a Dio, il Sé, ignorando tutte le memorie in opposizione: traumi ecc. È totalmente una questione d’Amore, perciò non concentratevi sulle negatività, ma sull’Amore per il Divino, sia inteso come il Tutto che come l’Uno senza secondo. Il samadhi si approfondisce, fino a giungere al nirvikalpa. Lì l’abbandono è così intenso che anche la coscienza-conoscenza si riassorbe. Lights-out, si spengono le luci Continua a leggere →

la consapevolezza del nulla

Il “Non entrare in contatto con la mente” di Ganga Mira, per me è la Consapevolezza del Nulla. La Consapevolezza del Nulla, nella visione dello Jnani, non è un algido vuoto nichilista, ma la consapevolezza che c’è solo il Sé senza mente! Questo Nulla significa dunque: senza mente, senza oggetti fisici e sottili, senza pensieri, e tutto ciò significa ‘purezza’. Gli oggetti fenomenici possono apparire alla percezione dello Jnani, ma per lui sono ‘vuoti’, egli vi vede solo il Continua a leggere →