rinuncia rinuncia rinuncia

Rinuncia rinuncia rinuncia (alle vasana). Se non avete familiarità e passione per il Nulla, quando sarà il momento di morire, e dunque l’ora di mollare tutti gli attaccamenti, non vi sentirete a vostro agio; anche se nel corso della vita avete avuto delle esperienze del Nulla indicibile. La passione è quella dei santi. La medesima Shakti che sui piani di coscienza inferiori crea brama sessuale, sui piani superiori è devozione bruciante e inondante beatitudine. La stessa energia che crea desiderio Continua a leggere →

l’ultimo attaccamento

Gli esseri umani intraprendono la via spirituale per star meglio. Ma quando il loro cuore si purifica e si avvicinano allo Splendore di Dio, si avvedono che il desiderio di non voler soffrire è anch’esso un attaccamento che li separa in qualche modo dall’Unione divina. E allora rinunciano anche a quell’ultimo attaccamento per dar posto soltanto all’Amore per Dio.   Continua a leggere →

Sri Ramana Maharshi – dal Discorso 317

D. – Vi può essere Realizzazione del Sé prima che le vasana siano completamente distrutte? M. – Esistono due tipi di vasana: 1) bandha hetuh, che causa schiavitù agli ignoranti, e 2) bhoga hetuh, che dà piacere al saggio. Quest’ultima non ostacola la realizzazione. D. – I realizzati rinascono? M. – Il Realizzato non può rinascere. La rinascita è dovuta alle vasana che incatenano. Ma queste vengono distrutte nello stato di realizzazione del Sé. D. : – Come posso essere attento Continua a leggere →

riconoscere il vuoto nella forma

“La veglia è il sogno che sogna di non sognare” Jorge Luis Borges La natura di tutto è Vuoto, ma questo vuoto non è un nulla perché contiene Consapevolezza. La consapevolezza di cui parlo è prima della coscienza duale frammentata dalla mente in soggetto ed oggetto. In questa consapevolezza originaria soggetto e oggetto sono Uno. Il Vuoto è la natura ‘pura’ di tutte le cose: quieta, silente, priva di contenuti, di movimento, di intenzione. La Consapevolezza è la Continua a leggere →

perhaps love (forse amore)

La realizzazione è anche realizzare l’Amore Totale: 100% amore verso qualunque essere, anche per Hitler. È un’esperienza reale, non un’idea filosofica. E quando la sperimentate sentire che siete a Casa, che è la via giusta, che non c’è più nessun movimento che possa mai sorgere in quell’amore totale: Pace Pace Pace, Assoluta e Totale! Poi aprite gli occhi e lì sorge qualche problemino… C’è questa situazione schizofrenica dove interiormente voi avete amore totale verso Continua a leggere →

come avviene che dall’ego si passa alla non-mente?

Per la grande simpatia (in senso etimologico) che ho con te vorrei condividere la mia opinione. Ciò non implica alcun impegno da parte tua di far qualcosa con ciò che ti dico o di entrare in una particolare relazione con me. Come avviene che dall’ego e dalla mente si passi alla non-mente? Vi sono dei passaggi: 1. L’aspirante attraverso la lettura dei testi sacri e le proprie stesse esperienze dirette che gli confermano gli insegnamenti che ha letto, comprende che il mondo è un’illusione, Continua a leggere →

distacco

Se correte dietro a questo e a quello, come potrete mantenere l’IOità (dimorare nel Sé) che è pace immobilità silenzio atemporalità…? La capacità di rimanere nell’IOità è in rapporto alla vostro distacco, al fatto che avete capito che la vita è un film e non vi siete attaccati. Lo si vede bene ai Ritiri di Autoindagine. Chiunque può parteciparvi, anche quelli che non hanno mai praticato; perciò alcuni sono aspiranti avanzati, ma la maggior parte no ed è ancora attaccata alla Continua a leggere →

abbandono

Bhagavan a un discepolo: — Non dovresti elaborare dei piani per ottenere qualcosa; ma ciò non significa non gioie di quanto viene spontaneamente. Discepolo: — Intendete che se qualcosa viene da sé, senza essere stata pianificata o cercata, allora potrò gioire senza temere delle conseguenze negative? Bhagavan: — No, non è così; ogni azione ha delle conseguenze. Se qualcosa viene da sola a causa del prarabdha (il karma che si manifesta nel momento presente), non ci si può far niente. Continua a leggere →

la causa della sofferenza

Anni, fa durante la lezione, un Lama ci chiese quale fosse secondo noi la causa della sofferenza. Io prontamente risposi: “l’impermanenza!”. “No!” fu il suo commento, ma io non capii dove fosse l’errore. Poi ha continuato spiegando l’attaccamento e l’avversione come causa dell’ego e quindi della sofferenza. Compresi quei concetti solo intellettualmente e restai insoddisfatto. Anche quando provai ad applicare quell’insegnamento non ebbi alcun successo, poiché in realtà Continua a leggere →