sulla bhakti

— Ormai sono ripetente. Devo praticare per un po’ di tempo ‘Ama Tutto ciò che appare’ e poi rifare l’esame. — Tu hai già il cuore aperto, ho visto come ti prendi cura delle persone non appena hanno bisogno d’aiuto. Il tuo amore è bloccato dal fatto che hai concluso che vi sono nemici, gente cattiva che opprime gli altri. Questo appare su un basso piano di consapevolezza. Ma dal punto di vista del Sé immanente (Isvara), sono tutti bambini bisognosi di amore, e sono tutti figli Continua a leggere →

non ho mai visto un aspirante advaitino con poca bhakti ottenere la realizzazione

— Quando nasce resistenza ad abbandonarsi al piacere che sorge dal contatto con il Sé, si può instaurare con questa sensazione una specie di ‘complicità’: come quando nascondiamo un segreto. Non so se ho espresso bene il concetto. — Sì, l’hai espresso bene. Tecnicamente questa che chiami ‘complicità’ rientra nella categoria: ‘attaccamenti alla mente’. Si può anche fare del mind clearing per dissolverla. Il punto è che non ho mai visto un advaitino con poca bhakti portare Continua a leggere →

consapevolezza della vacuità e fiducia in Dio

— Lavorare sul non-possesso mi ha mandato in crisi. Solo ora inizia a riemergere il Sé. — Una volta scoperto il Sé, la base della pratica consiste nell’insegnamento dello Yoga Vasistha. Devi continuamente contemplare che non esiste niente del mondo fenomenico, inclusi il tuo corpo e la tua persona. Finché esiste qualcosa ti sentirai in minacciato di perdere ciò che possiedi, di essere attaccato da qualcosa: l’inflazione, il grande reset, la cattiva salute o chissà che… Anche Continua a leggere →

un grande illuminato come Jada Bharata o Utkala rimane in silenzio

Srimad Bhagavatam, Canto 4, Capitolo 13 VERSO 10 Quando lo incontravano per strada, le persone meno intelligenti scambiavano Utkala per un essere sciocco, cieco, muto, sordo e pazzo, sebbene in realtà non lo fosse. Egli rimase simile a un fuoco coperto dalla cenere che brucia senza fiamme ardenti. SPIEGAZIONE Per evitare le persone materialiste che possono infastidirlo o creargli opposizione e situazioni spiacevoli, un grande realizzato come Jada Bharata o Utkala rimane in silenzio. I meno Continua a leggere →

assenza di desideri

— Carissimo Sergio, oggi dopo la sadhana avevo un impegno e dovevo guidare per un tratto non breve. Mi sono preparata, sono uscita di casa e ho percorso tutta la strada con la sensazione di essere immobile e con l’attenzione ritirata nella Coscienza. Fuori tutto avveniva in apparente caos mentre dentro regnava il silenzio e nulla si muoveva. L’attenzione era ritirata dentro. La memoria del corpo ha eseguito tutto ciò che serviva per arrivare dove dovevo arrivare, senza che si attivasse nessuna Continua a leggere →

per aprirsi alla bhakti

— Cosa mi consigli per aprirmi alla bhakti? — 1) Niente sentimenti negativi verso gli altri esseri. Puoi criticare i comportamenti, combatterli se necessario, ma niente ostilità per l’essere, anche se agisse da genocida. 2) Se c’è qualcuno che odi cerca di dargli comprensione, trova in lui degli aspetti positivi o qualche giustificazione al suo agire erroneo; consideralo un tuo parente caro, un figlio… Dopotutto sono tutti figli tuoi, tutte le forme sono figli tuoi. 3) Manda Continua a leggere →

il fine delle due vie di bhakti e jnana è uno e il medesimo

Ramana Maharshi, Spiritual Instruction, Capitolo 1 10. Qual è il fine della via della conoscenza (Jnana) o via del Vedanta? È di conoscere la verità che l’io non è diverso dal Signore (Isvara) ed essere liberi dal sentire di essere l’agente (kartrtva, ahamkara). 11. Si può dire che il fine di entrambe queste vie sia lo stesso? Qualsiasi sia il mezzo, la distruzione del senso dell’ ‘io’ e del ‘mio’ è la meta. Ed essendo essi interdipendenti, la distruzione di uno dei Continua a leggere →

bhakti

13 maggio 2021 Tornata dal lavoro, immersa in questa commozione, lo sguardo si posa sul volume secondo dei “Discorsi con Sri Ramana Maharshi”. Inizio a piangere e lo apro intuitivamente in corrispondenza di un pezzetto di carta che avevo messo come segnalibro qualche settimana prima. È il discorso 428, dieci strofe selezionate da Bhagavan dal famoso poema di Sri Adi Shankara ‘Sivananda Lahari’, che descrivono la devozione. Inizio a leggere e ogni frase risuona in Me! Quanta Gioia Continua a leggere →

perché non hai potuto rimanere nella vera natura?

Hai avuto l’esperienza diretta, hai visto la Vera Natura, e sei ricaduto nell’ego. Quello che ti sta capitando è ciò che capita a tutti, tranne Ramana e qualche altro. Perché non hai potuto rimanere nella Vera Natura? Perché la mente non è stata ancora abbastanza purificata. Che fare? Pratica l’ “Accettare ogni momento così com’è” e l’ “Amare tutto”. Sono due gradienti diversi. Te li do insieme perché ci saranno volte in cui oltre ad Accettare riuscirai anche ad Continua a leggere →