Brahman

L’eterno presente del Brahman, che tutto include nel suo implicito amore, che ogni supposto difetto trasmuta nella sua insita perfezione, è la meta bramata di qualsiasi ricercatore spirituale. È lì, immediatamente dopo la cortina della mente impura (piena di agitati contenuti), a placare ogni desiderio riempiendo il cuore di devozione ed estasi. Ti solleva dall’inferno del mondo e ti consegna al paradiso. Sì, il paradiso esiste, è il Brahman nirguna.   Continua a leggere →

“non voglio stare nel mondo, voglio rimanere in assorbimento nel nirvikalpa”

— Non voglio stare nel mondo, voglio stare in assorbimento nel nirvikalpa. Quando devo fare dei lavori decado, mi ritrovo ad essere la persona, schiavo del dover compiere attività che non mi interessano. Quando sono in assorbimento abbandono la mente, ma quando sono in attività non riesco a farlo e mi sento l’autore delle azioni. Come posso superare questa mia impasse? — Perché sentirti autore delle azioni è un problema? — Mi sento fuori dal contatto col Sé. — Perché sentirsi Continua a leggere →

a un certo punto ti distaccherai dalla mente…

A un certo punto ti distaccherai dalla mente e allora ti apparirà l’oceano unitario del Brahman pieno di grazia. Immergendoti ripetutamente in Esso perderai l’individualità e sarai Liberato. *    *    * Sri Ramana Maharshi, Dal Discorso 610: Si presentò un devoto con queste domande: 1. Poiché le anime individuali e il Brahman sono una cosa sola, qual è la causa della creazione? 2. Il Brahma-Jnani [chi ha realizzato il Brahman impersonale] è soggetto alle sofferenze fisiche e alla Continua a leggere →

il piano della Liberazione

L’oggetto della ricerca della pratica del ‘Chi Sono Io?’ è lo sfondo della coscienza che c’è sempre. È completamente neutro, non alterabile, totalmente libero, neppure si accorge del sogno del mondo; potrebbe esserci la guerra nucleare, rimarrebbe senza un fremito, nessuna eco di quell’evento giungerebbe alla sua Suprema Coscienza, che è prima della apparizione della mente. È il piano del Brahman, del nirvikalpa samadhi, del sonno profondo consapevole. Lo possiamo anche indicare come Continua a leggere →

come stai, Muktiji?

— Come stai, Muktiji? Ho letto questo passo dalla Kena Upanishad e mi sono ricordato di te: “Se pensi di conoscere bene il Brahman, hai imparato poco sulla sua vera natura. Ciò che sai della sua forma è limitato; perciò devi studiare ancora (2.1). Io non penso di conoscere bene il Brahman. Penso: “Non è che non lo conosco: lo conosco e non lo conosco allo stesso tempo”. “Capisco senza capire” è un’espressione che usi spesso tu. Muktiji, che attraversa un tempo di defatiganti Continua a leggere →

perché vi sono contraddizioni tra gli insegnamenti dei vari maestri?

Qui prenderò in considerazione solo gli insegnamenti veraci, escludendo quelli i falsi di falsi maestri. Ramana dice: “C’è un Sé superiore”, i buddhisti dicono: “Non c’è nessun Sé superiore”. Siccome queste vistose discordanze tra gli insegnamenti spirituali mi hanno dato molta sofferenza quand’ero sadhaka, ho investito molto tempo per cercare di venirne a capo. In realtà ho sprecato solo parecchio tempo, perché quando si giunge al Brahman, queste contraddizioni si rivelano Continua a leggere →

se vuoi la liberazione devi trasferirti nel nirvikalpa

Ieri Angelo, praticando il ‘Chi sono io?’, ha avuto la sua prima esperienza diretta di cui si è accorto. Ha scoperto di essere il Puro Essere e che tutto il resto sono attributi, che pure sono il Puro Essere. Stamattina gli ho scritto: — Dimmi se questa visione che ti esporrò può collimare con la tua. Il Puro Essere è l’Uno senza altro. Puoi percepire delle apparenze, anche quelle sono il Puro Essere perché derivano da Quello, ma il Puro Essere non è le apparenze. Ci puoi stare? Dico Continua a leggere →

la fiducia in Dio: la chiave ultima per la liberazione definitiva

Il Brahman è un terremoto di beatitudine, Ramana lo sottolinea di continuo. È vero, dopo un anno e mezzo o due si riassorbe nel Sé e rimane come Pace eterna, ma al momento questo non ci interessa. Alcuni aspiranti non hanno tutta questa beatitudine, entrano in uno stato unitivo, godono di quella tranquillità… ma non basta! Penso a quel mio allievo che dopo 8 anni di pratica dell’advaita vedanta è caduto verticalmente dalla via. Rifletto: “Questi aspiranti non mantengono la realizzazione. Continua a leggere →