l’amore deve inondare ogni area della coscienza

L’Amore non ha inondato ogni area della tua coscienza? Non sei realizzato. Questa è la via di iti-iti (io sono questo, io sono questo). NULLA È SEPARATO DA ME! Qui la mente muore perché tutto è il Sé, tutto è il Divino. Fine d’ogni questione. Non si tratta di un iti-iti concettuale opposto a neti-neti (non sono questo, non sono questo), si tratta di Samadhi. All’inizio della sadhana si pratica neti-neti per distinguere il Sé dal non Sé – nella via di Ramana Maharshi ciò Continua a leggere →

revisione della sadhana

— Maestro, la mia sadhana consiste nella meditazione quotidiana di circa 2 ore, distribuite tra mattina e pomeriggio. La meditazione è incentrata sulla contemplazione del Puro Essere a cui cerco di abbandonarmi. Durante la giornata cerco di essere centrato sui pensieri che la mente propina, con la consapevolezza di non essere io a produrli ma di essere il testimone consapevole che nulla è reale e che sto come vivendo come in un sogno mortale. Questo davvero mi aiuta a non arrabbiarmi o abbattermi Continua a leggere →

se vuoi la liberazione devi trasferirti nel nirvikalpa

Ieri Angelo, praticando il ‘Chi sono io?’, ha avuto la sua prima esperienza diretta di cui si è accorto. Ha scoperto di essere il Puro Essere e che tutto il resto sono attributi, che pure sono il Puro Essere. Stamattina gli ho scritto: — Dimmi se questa visione che ti esporrò può collimare con la tua. Il Puro Essere è l’Uno senza altro. Puoi percepire delle apparenze, anche quelle sono il Puro Essere perché derivano da Quello, ma il Puro Essere non è le apparenze. Ci puoi stare? Dico Continua a leggere →

stabilizzazione dell’esperienza

— Sono un ragazzo di 24 anni e sono entrato sul cammino quando avevo circa 12 anni. A quei tempi ovviamente non ero maturo abbastanza per avvicinarmi alla forma più pura dell’insegnamento e ho vagato per molti anni tra vari percorsi di stampo esoterico e tutto questo senza guida alcuna. Tutto ciò che so e che ho sperimentato è stato da autodidatta. Non ho mai avuto contatti con maestri realizzati se non tramite i loro libri. La mia è stata una ricerca solitaria, buia e piena di contraddizioni. Continua a leggere →

differenza fra meditazione e l’indagine sul Sé: “Chi sono io?”

Sri Ramana Maharshi, discorso 174 D. – “Esistono due metodi per scoprire la sorgente dell’ego?”. M. – Non esistono due sorgenti né due metodi. Vi è una sola sorgente ed un solo metodo. D. – Qual è allora la differenza fra meditazione e l’indagine sul Sé [“Chi sono io?”]? M. – La meditazione è possibile solo mantenendo l’ego. Vi è l’ego e l’oggetto sul quale si medita. Si tratta dunque di un metodo indiretto. Il Sé invece è unico. Cercando l’ego, cioè Continua a leggere →

neti-neti, iti-iti e la pratica del “Chi Sono Io?”

Adi Shankara, Upadesha Sahasri, versetto 2.1: “Il Sé non può essere negato poiché è ciò che rimane quando si esclude tutto il resto attraverso la pratica della negazione neti-neti, ‘non sono questo, non sono questo’ (rivolta al non-Sé). Attraverso la pratica dell’affermazione iti-iti, ‘Io sono Questo, Io sono Questo’ (rivolta al Sé), il ricercatore realizza se stesso (cioè realizza l’unità col Sé)”. Soham - Nell’autoindagine secondo l’insegnamento di Sri Ramana Maharshi, Continua a leggere →

stabilirsi ininterrottamente nella vera natura

C’è uno spazio di Quiete che non è un ‘qualcosa’. Non ha niente a che vedere con la mente, col corpo, col mondo… Quindi non trovi un’idea lì: nessuna idea di dover fare qualcosa, o che vi sia un qualcosa, o un’idea di divenire… È ciò che viene chiamata la Realtà con la ‘R’ maiuscola. Poi nella spiritualità le vengono dati dei nomi: nirvana o qualche altra cosa. Però comprendi che non essendo qualcosa, non essendo un’idea, questi nomi sono solo per farsi capire quando la Continua a leggere →

l’indagine “chi sono io?” travalica la veglia e si riversa nel sogno

Alberto — Stamattina sono emerse varie scene di sogno in cui mi trovavo a fare autoindagine. Nella prima dovevo partire con una 500 fiat anni settanta, rossa, appena restaurata, e mi chiedevo: “Chi sta facendo qualcosa?”, “Chi sta salendo in macchina?”, “Chi sta guidando?”, “Chi si deve spostare?”… però non partivo. Poi c’era un camper con una serie di piccoli buchetti sulle pareti e io avvitavo delle viti in questi piccoli buchi e mi chiedevo: “Chi sta avvitando le viti?”, Continua a leggere →

Io Sono Quello

M. — Osservo i pensieri che si accavallano cercando di includere sia la mente osservante che i pensieri. Spesso non sono presente, però il fatto è osservato e questo porta a una sua consapevolezza. Soham (Sergio) — L’osservazione è buona. Prova ad aggiungere il “Chi sono io?”. Ti poni la domanda: “Chi sono io?” e attendi a vedere cosa succede. Ciò che attendi non è una risposta mentale, tipo “Sono l’eterno Brahman” e simili, ma l’essere risucchiato nella consapevolezza Continua a leggere →