La Coscienza Infinita – Lo Yoga Vasishta

Da “Lo Yoga Vasishta” – La Storia di Ahalya Vasistha – Qualunque cosa appaia nella propria coscienza, essa sembra giungere ad essere, stabilirsi e persino portare frutto. Tale è il potere della mente. La coscienza individualizzata (mente) ha in sé molteplici potenzialità, proprio come le spezie hanno in loro il gusto. Quella coscienza stessa appare come il corpo sottile, o etereo, e quando diventa grossolano, quello stesso appare come corpo fisico o materiale. Quella coscienza Continua a leggere →

Chi sono se non penso?

— Chi sono se non penso? — Nessun ‘io’! Sei un flusso di coscienza impersonale. È satchidananda. Rinuncia all’io e stai nel flusso di coscienza impersonale. La coscienza impersonale non pensa, non reagisce neppure alle percezioni. Essa infatti non agisce percependo, è come uno specchio su cui si riflettono le impressioni; ma lo specchio è neutro, non fa niente per rifletterle, è la sua natura, e può anche non essere consapevole di ciò che riflette. In questo modo tu puoi Continua a leggere →

Mi spieghi cos’è il Brahman?

— Dimenticavo... mi spieghi cos’è il Brahman?? — Brahman è un termina sanscrito che fa parte della teogonia indù. In realtà sono tutti stati di coscienza. Il Brahman è l’Io Sono universale, il Sé cosciente, lo stato di Turiya. Poi arriva la consapevolezza del Parabrahman, o Parashiva, o Paramatma. Quello è Turiyatita. Ritornando continuamente sul soggetto percipiente: il senso di essere, il senso di ‘io’, la coscienza, scoprirai che l’io individuale legato al corpo e alla Continua a leggere →

Prima della coscienza

Lo stato anteriore alla coscienza è permanente. L’apparire e lo scomparire spontaneo della coscienza sono una sua qualità. Se ti addormenti con la consapevolezza che sei la coscienza, questo pensiero regnerà durante tutta la giornata seguente. Addormentati con la certezza che il tuo corpo è spazio. Tu soffri perché ti credi un corpo. Tieni a mente giorno dopo giorno che non sei il corpo, che sei la conoscenza, la coscienza. Dopo la morte il corpo si trasforma in spazio. Di conseguenza, Continua a leggere →

L’«indifferenza» divina del Realizzato

— Vivo una dualità davvero curiosa. Sento un infinita stanchezza (uso il termine che avrei usato tempo fa) anche se di stanchezza non si tratta... Forse è solo rilassamento. In questo rilassamento “raccolgo”, se cosi si può dire, delle resistenze. Ma quanto stress ho accumulato in passato!!!!!  Mi viene da ridere perché se sento stanchezza, dolore ecc., ma quando prendo coscienza di ‘me’ anche tutto questo mi diverte un sacco!! Ahahahah — Questa è un’esperienza che provano Continua a leggere →