una scoperta importante

A. — Buongiorno Maestro. Voglio renderla partecipe della mia esperienza meditativa di questa mattina. Mentre meditavo ho avuto chiara la sensazione che vi fosse come un produttore di pensieri, e un intercettatore di pensieri. Di certo ho avuto la sensazione di essere quell’intercettatore. Ero quell’intercettatore che traduce i pensieri e li rende ‘reali’. Che sia questa la coscienza? — Come meditavi? Che meditazione stavi facendo? — Guardavo i pensieri che passavano cercando Continua a leggere →

se vuoi la liberazione devi trasferirti nel nirvikalpa

Ieri Angelo, praticando il ‘Chi sono io?’, ha avuto la sua prima esperienza diretta di cui si è accorto. Ha scoperto di essere il Puro Essere e che tutto il resto sono attributi, che pure sono il Puro Essere. Stamattina gli ho scritto: — Dimmi se questa visione che ti esporrò può collimare con la tua. Il Puro Essere è l’Uno senza altro. Puoi percepire delle apparenze, anche quelle sono il Puro Essere perché derivano da Quello, ma il Puro Essere non è le apparenze. Ci puoi stare? Dico Continua a leggere →

è necessario passare attraverso l’esperienza diretta?

— Perché è necessario passare attraverso l’esperienza diretta affinché il vero Sé diventi abbastanza accessibile? — Tu puoi leggere trattati sulla fragola, ma la conoscerai direttamente solo quando la esperisci mangiandola. Vale lo stesso per il Sé; puoi conoscere trattati che ne parlano e cogitare molto a riguardo, ma lo conosci direttamente solo quando diventi Uno con Lui nel samadhi. Ora, come il bambino comincia a camminare sgambettando a fatica, così i primi samadhi sono esperienze Continua a leggere →

l’errore base dell’Intensivo di Illuminazione

L’errore base dell’Intensivo di Illuminazione è che il partecipante crede lo stato dell’esperienza diretta, quando diventasse continuo, è la realizzazione. La realizzazione è spostare l’identità dalla persona (ad esempio Sergio) alla Pura Coscienza. Questo ha delle conseguenze. Esiste il tempo nella Pura Coscienza? Il prima e il dopo? Esiste la distanza nella Pura Coscienza? Qualcosa è più vicino e qualche altra più lontano? Esistono differenziazione e separazione nella Pura Continua a leggere →

lasciare andare

Il ‘Lasciare Andare’ è un’altra pratica potentissima per dissolvere la mente! Infatti Lester Levenson la associa al Trasformare in Amore. Anzi, là dove il Trasformare in Amore non riesce, il Lasciare Andare può! Entrambe sono pratiche di abbandono, che sono le più potenti. In tutta la spiritualità è fortemente raccomandato il Lasciare Andare: “Abbandona la tua vita a Dio”, “Sei sul treno e reggi in mano la valigia. Perché portare quel peso? Ponila a terra e lascia che sia il Continua a leggere →

il principio-io

Il ‘Vero Io’ è non localizzato, non personale ma universale, non ha niente a che vedere col corpo, con la mente e col mondo (che è una proiezione della mente), è quindi l’Unica Realtà, non ha bisogni perché è pago di Sé stesso, ed è insieme Puro Essere e Pura Coscienza. Quando portate l’attenzione alla sensazione di ‘io’, nella vostra mente si forma immediatamente un’immagine di voi stessi. Questa immagine è il risultato dell’identificazione del Principio-Io, il vero voi, Continua a leggere →

il principio-io

Il Principio-Io non è l’io personale, è Dio, la pura Consapevolezza, il puro Essere, cioè quello che veramente siete. Essere il Principio-Io significa demolire la Matrix, l’illusione del mondo fenomenico in quanto tale. Vi sembra una cosa facile? Quelli che non praticano non si rendono nemmeno conto delle sfide che ci sono da affrontare. C’è poi la fase di persone sensibili spiritualmente che si specializzano nell’avere esperienze dirette. L’esperienza diretta è la migliore introduzione Continua a leggere →

un’intuizione

Un praticante la tecnica di Langford mi scrive di aver avuto un’intuizione: — Ho avuto l’intuizione che sono già l’Io Sono, ma è la mente che mi confonde. È stata essenziale. Si tratta di essere ciò che si è già. Punto. — Quando è avvenuta questa intuizione? — Mi ha aiutato ascoltare qualche meditazione di Mooji. C’è una parte della meditazione in cui dice di lasciare il passato, non anticipare il futuro, e non preoccuparsi del presente. Ma il punto risolutivo è stato: Continua a leggere →

meditazione e sofferenza

Sergio: — Cosa ne pensate di questo video? G.: — Io credo che il vero insegnamento avvenga quando si riesce a dimorare nel Sé. Secondo la mia piccola esperienza nel Sé la sofferenza scompare ed avviene una trasmissione profonda. Credo che la sofferenza sia lo scoglio da superare per riuscire a dimorare nel Sé. Sergio: — La tua visione è la trappola che mi ha imprigionato per molto tempo: poiché nell’esperienza diretta è tutto perfetto, io ricerco solo l’esperienza diretta, Continua a leggere →

la shanti bhakti è la migliore delle bhakti

L’unica via che vi consente subito di ottenere esperienze dirette è Jnana marga. Con le altre vie potete praticare una vita senza sapere chi siete, e dunque senza sapere cos’è Dio. Con Bhakti potete sviluppare la devozione verso il Divino ma rimanere tutta una vita all’interno di un amore duale, come capita a molti religiosi. Dovete però comprendere che Jnana marga comporta degli effetti collaterali. In questa via l’attenzione viene rivolta direttamente all’io percipiente, e l’aspirante Continua a leggere →