qualcosa che osserva

— Il post l’ho letto ed è meraviglioso, sto solo scoprendo quanto sia difficile abbandonarsi e abbandonare. In questi giorni riflettevo al cammino di vita che ho fatto. Niente più rabbia nei confronti della vita o di qualcuno. Niente più rabbia nei miei confronti, nessuna voglia di farmi male. In questo momento, che io vivo come così difficile, per la prima volta non mi rimprovero nulla, ho fatto tutto ciò che era umanamente possibile per me fare, anche se potrebbe non essere abbastanza. — Continua a leggere →

abbandono al Guru

D: Posso avere la grazia del Guru? R: La grazia è sempre presente. D: Ma io non la sento. R: L’abbandono farà comprendere la grazia. D: Mi sono abbandonato anima e corpo ma ancora non sento la grazia. R: Se ti fossi abbandonato non ci sarebbero domande. [Sii Ciò che Sei] Non amate abbastanza il Guru. Non tutti, alcuni. Ma se io dico questo voi capite che dovete migliorare la relazione con Sergio, scrivergli di più, fargli dei complimenti ecc. Il Guru è il Sé e sta dentro, però Continua a leggere →

Abbandonare la mente al Guru

Anche la mente è una credenza, che sia un ostacolo è una credenza, i dubbi sono una credenza, che la Pace non sia sempre presente è una credenza. Se voi date la mente al Guru, che cosa rimane? Sri Ramana lo disse spesso: “Date a me il vostro fardello”. Io ho abbandonato la mia mente al Lui e me ne sono dimenticato! Chi è pronto a dare la mente al Guru, è pronto ad abbandonare la mente. Grazie Marco per il tuo esempio. Fortunati i tuoi discepoli! Continua a leggere →

I tuoi sforzi e la tua devozione attireranno la Grazia

— Sergio, voglio essere certo di riuscire a comunicarti quello che sperimento... Questa solitudine/isolamento di cui ti ho parlato non è negativa, anzi! È pace assoluta, senza oggetti. Osservo poi la mia mente che fa le sue solite conclusioni su cosa possa essere e come possa andare a finire. Una di queste è che: “non riuscirò mai a entrare in quello stato”. È lì che mi accorgo di avere ancora un sacco di limitazioni! ahahah… Questo ego che le studia tutte. La cosa che mi ha colpito Continua a leggere →

La grazia del guru

I ricercatori che non sono in gradi di rispettare e seguire un Maestro, non sono ancora pronti a calcare la via spirituale. A insegnar loro dovrà essere ancora la sofferenza della vita. Allora, quando ne avranno avuto abbastanza, la loro arroganza si sgonfierà e addiverranno a più miti consigli. Queste persone si fregiano spesso di essere allievi di grandi Maestri morti; in realtà non lo sono affatto e interpretano quegli insegnamenti ad uso e consumo del loro ego. Io non mi sto riferendo Continua a leggere →

Sostituisci al testimone l’Amore

— La meditazione procede. Il testimone assiste a dei flash non duraturi, ma chiari, sull’evidente non esistenza degli altri e del mondo. Sono contenta perché piano piano la mente perde terreno e diviene chiara l’inconsistenza di ogni cosa, oggetto o persona che sia. La sensazione che percepisco è come di varie chiazze di neve che vanno sciogliendosi al sole. — È molto bello dimorare nel testimone. Attraverso questa pratica si acquista distacco, ci si rende conto che non siamo gli stati Continua a leggere →

È Shiva il mio Guru

— È Shiva il mio Guru. — In un certo senso può essere così. Perché una catena di maestri, un lignaggio, quando c’è Adinatha Shiva, il primo Maestro, il Maestro dei Maestri? Ma è anche come se un analfabeta appassionato di letteratura dicesse: “Il mio maestro è Dante”. Prima di leggere quella Divina Commedia devi imparare a leggere, a scrivere, la sintassi ecc., no? Non si può escludere che un analfabeta giunga da solo a padroneggiare Dante. Ma questa è l’eccezione, non Continua a leggere →