un primo passo

La Storia di Lester Levenson è un primo passo, ma c’è ancora da chiarire per comprendere a fondo questa via. Per esempio la paura della morte è trattata solo in due righe. Altra cosa appena sorvolata è la comprensione delle cose, anche di quelle che prima erano incomprensibili, che si ottiene con la purificazione della mente. C’è un punto in cui Lester dice: “Sentivo che non avevo più bisogno di fare nulla”; la frase meriterebbe un capitolo, invece è soltanto menzionata. Inoltre Lester Continua a leggere →

trasformare tutto in amore – come praticare con successo

— Il segreto del successo è che devi prendere qualcuno e arrivare fino in fondo con la trasformazione dei sentimenti: dal non amore (di qualsiasi grado) all’amore. E devi continuare con quel soggetto fino a quando non hai completamente trasformato tutti i sentimenti di non amore verso di lui o lei in ‘Pieno Amore’. Duri il tempo che ci vuole per farlo. Poi, la seduta successiva, devi verificare se con quella persona c’è solo amore, che non ci sia stato solo uno sganciamento temporaneo Continua a leggere →

l’amore oltre i confini del mondo

L’altro giorno mi hai detto che stavi facendo le pratiche per il suicidio assistito e che avresti voluto essere realizzata prima di morire. È giusto il tuo desiderio! Tu hai un temperamento bhakta, prima di ammalarti cantavi e danzavi al Divino. Allora qual è per te la via più naturale, ovvia e veloce per realizzarti? Canta un mantra-bhajan, anche solo mentalmente se ti affatica farlo con la voce. Forse lo stai già facendo, ma io voglio esaltare questa pratica che è una delle vie per espandere Continua a leggere →

scontrosità e gentilezza

La scontrosità, quell’atteggiamento negativo verso noi stessi, la vita e gli altri che sentiamo dentro, e dovuto alla nostra carenza di Gentilezza. Dando per scontato che abbiamo capito gli insegnamenti sull’amore e chi veramente è l’altro, la Gentilezza dipende dalla nostra capacità di sopportare lo stress e rispondere sempre con gentilezza. Questo è stato un punto su cui ho dovuto combattere molto, e ancora devo migliorare. La mia famiglia era piuttosto burbera, così il mio carattere Continua a leggere →

gli aspiranti non hanno capito la centralità e l’importanza del ‘trasformare tutto in amore’

Mi scrivono: “Ho praticato mezz’oretta, poi ho smesso perché cominciavo ad arrabbiarmi”. Tanto vale aspettare il Mahapralaya che non mi ricordo tra quanti trilioni di anni è previsto, dove si passa d’ufficio, perché intanto tutti si sono realizzati, sei rimasto solo tu e hai un abbuono per poter chiudere il sipario del mondo. Ma non è colpa loro. Manca la storia di Lester, la sua straordinaria unica esperienza; i due articoletti che ho scritti non bastano a rendere l’idea della portata Continua a leggere →

la sadhana di soli tre mesi di Lester Levenson

Nella sua ultima incarnazione, Lester Levenson era americano, laureato in fisica, imprenditore di successo, una persona integra e onesta, ottima autodisciplina; non credeva nemmeno in Dio, era agnostico… A 42 anni gli dicono che gli restano solo 3 mesi di vita per cardiopatia; non poteva nemmeno allacciarsi le scarpe. Inoltre soffriva di tremende coliche renali e ricorrenti emicranie. Torna a casa in preda alla disperazione e pensa di suicidarsi. Poi riesce a imporsi una certa calma. Si fa dare Continua a leggere →

trasformare tutto in amore. la pratica

— Ciao Sergio. Come al solito nella meditazione del mattino la mente e i dolori corporei si fanno sentire quasi tutto il tempo, impedendomi la concentrazione. Mentre alla sera riesco a sprofondarmi quasi per tutto il tempo, con poche distrazioni e comunque. anche se ci sono, riesco a isolarmi. — Io ti consiglierei di intraprendere la pratica del ‘Trasformare Tutto in Amore’. La pratica di bhakti è il prerequisito per la vittoria di jnana in quanto purifica la mente dissolvendo il Continua a leggere →

bhakti è il terreno senza il quale il seme di jnana non può germogliare!

Jnaneshwar poneva bhakti come precondizione a jnana. Vi sono buoni motivi per questo. Il potere di bhakti di dissolvere la separazione e irrinunciabile per un aspirante jnani, così come il potere di conferirgli la leggerezza dell’umiltà, ‘una matitina nelle mani di Dio’, che jnana da solo non può realizzare. I due approcci, bhakti e jnana, si complementano; ciascuno dei due può raggiungere il completamento solo grazie all’altro e viceversa. Vi mostro un esempio. Poonja (Papaji) era Continua a leggere →