1) conoscere se stessi, 2) riconoscere le vasana, 3) comprendere il loro peso nell’impedire la liberazione

— Da una aspirante di medio livello: — Oggi sono andata dal chirurgo maxillo-facciale per il dente... Sono messa male. L’infezione silente ha scavato un tunnel nell’osso e potrei dover togliere anche il dente sano. Devo fare una TAC per controllare il tutto. Ho una fifa blu... Avevo già deciso di non operarmi… — Quand’uno scopre chi veramente è, le vasana restano ugualmente attive. Lui sa chi è, ma continua in automatico ad andare attraverso il meccanismo stimolo-risposta imposto Continua a leggere →

la via in salita si conclude con la stabilizzazione del testimone

Di fatto, da un punto di vista pratico, la via in salita si conclude con la stabilizzazione del Testimone. Gli aspiranti chiedono spesso quando raggiungeranno i samadhi prolungati, così come leggono sui libri spirituali. La risposta è: quanto è forte il tuo Testimone? Nella meditazione formale in che percentuale sei coinvolto dai contenuti mentali? Il 50%? Allora come credi di poter entrare in samadhi prolungati con quella percentuale? E fuori dalla meditazione formale… qual è la percentuale Continua a leggere →

un cambio di prospettiva

La liberazione è un cambio di prospettiva: dall’errore basico di ‘conoscere tramite la dualità soggetto-oggetto’, alla ‘Verità esperienziale, cioè conoscere tramite identità’. Ma poiché l’identità non è un mezzo ma è voi stessi, forse è più corretto dire ‘conoscere nell’identità’, il che significa ‘iti-iti’, ‘io sono ogni cosa’, o l’esperienza non duale delle pura Coscienza senza oggetti. La seconda prospettiva non è né un risultato né un’evoluzione Continua a leggere →

l’investimento affettivo

Una persona centra veramente Dio se capisce profondamente che il mondo (in quanto molteplicità differenziata e separata) non esiste. Solo in tal modo l’investimento affettivo sull’illusione può cessare e finalmente convergere sul vero IO. Ciò non significa affatto che si è più capaci di operare nel mondo duale. Fisicamente si compiono le azioni necessarie ma interiormente vengono abbandonate a Dio, comprendendo che sono un sogno. In questo modo non si è più coinvolti affettivamente Continua a leggere →

la shanti bhakti è la migliore delle bhakti

L’unica via che vi consente subito di ottenere esperienze dirette è Jnana marga. Con le altre vie potete praticare una vita senza sapere chi siete, e dunque senza sapere cos’è Dio. Con Bhakti potete sviluppare la devozione verso il Divino ma rimanere tutta una vita all’interno di un amore duale, come capita a molti religiosi. Dovete però comprendere che Jnana marga comporta degli effetti collaterali. In questa via l’attenzione viene rivolta direttamente all’io percipiente, e l’aspirante Continua a leggere →

l’amore di Shiva e la sadhana per la Liberazione

Shiva è il Nulla, la Vacuità. Questo Nulla (che significa che la fenomenalità è nulla) viene spesso erroneamente percepito come indesiderabile. Invece è l’Amore più elevato e sublime. Infatti è la Liberazione, ciò che vi affranca dalla condizione e schiavitù della forma, restituendovi a voi stessi come Sé. Dovete riflettere su questo, sul fatto che il Nulla è Amore, la forma più elevata d’Amore; dovete ‘vedere’ che il Nulla è Amore! Altrimenti la Verità vi Continua a leggere →

il pressing del maestro

Quando un aspirante incontra un valido maestro, questi lo accetta come figlio/a, e dato che è in grado di indicargli la strada più breve, l’aspirante, una volta superata la fase di dolore acuto che l’aveva portato a chiedere aiuto a quel maestro, può concludere che la relazione col maestro costituisca un pressing indesiderato per lui. Il maestro, se è un buon maestro, non ha dato un pressing fuori misura, ha risposto adeguatamente alla richiesta iniziale dell’allievo, è l’allievo Continua a leggere →

la vostra struttura psicofisica deve trasformarsi per supportare le trasformazioni interiori della coscienza e del cuore

Se voi praticate il metodo dell’ “Inviare Amore a Dio” nel quadro dell’insegnamento che mostra l’approccio corretto per avere relazioni con gli altri*, l’amore alla fine esploderà e il vostro abbandono diverrà sempre più profondo. Abbandono sempre più profondo significa andare a grandi passi verso la Liberazione, che in sé è Abbandono Assoluto. È molto più difficile con la sola autoindagine. Se voi vi focalizzate soltanto sul Soggetto ultimo: l’Io Sono, la Coscienza, l’Essere, Continua a leggere →

la pratica dello stare nell’osservatore

— Buon pomeriggio... Cosa fare con gli attaccamenti? Osservarli? Come le identificazioni? — 1. Per la pratica di stare nell’Osservatore, in primo luogo ci dev’essere una comprensione che tu non sei quegli attaccamenti e che gli attaccamenti sono le tue catene. 2. Ci dev’essere anche una comprensione che niente è più bello di quello che troverai dentro di te. La fede, nel senso più proprio, è questo. Tu puoi adorare un idolo, ma alla fine la vera fede è questa. In secondo luogo Continua a leggere →