la naturale conversione dell’osservatore

Dopo che l’osservatore ha osservato a lungo le varie apparenze, e attraverso tale pratica ha visto che le apparenze non sono Lui, e quanto transitorie e vacue siano, allora l’osservatore deve cominciare a osservare Se Stesso. Qui si realizza ciò che Sri Ramana chiama il Dimorare nel Sé, e Sri Nisargadatta indica come ‘Rimanere Avvinghiati all’Io Sono’. È qui che si realizza la propria Vera Natura e si conquista la Pace trascendente, non dipendente da alcuna condizione. Ananda viene tradotto Continua a leggere →

libertà è aver reciso il nodo dell’identificazione con la mente

— Un errore filosofico intralcia il tuo progresso. Libertà non è fare ciò che si vuole. Fare ciò che si vuole è l’opposto di fare quello che si è costretti a fare, ed è anch’esso soggetto alle leggi delle condizioni e dell’impermanenza; in più, se facendo ciò che si vuole si sono fatte cose sbagliate, se ne subiranno le conseguenze. La libertà è essere sganciati dalla mente, e quindi dal regno delle condizioni, del continuo mutamento e dell’impermanenza. Continua a leggere →

il vuoto

Il vuoto è la trasparenza della coscienza quando è pura. Il contemplatore vede il vuoto, ma quel vuoto non è un niente, è la purezza della vera natura, che è anche libertà dalle condizioni e silenzio che è quiete. È simile con quanto capita con l’acqua delle piscine quando è calma; l’atleta dal trampolino vede solo il fondo della piscina ma non l’acqua, ma l’acqua c’è! Per questo nelle gare di tuffo dei rubinetti versano zampilli alla base del trampolino in modo che l’atleta Continua a leggere →

una libertà che non si può descrivere

Una libertà che la mente non può descrivere, tanto che è priva di confini… e una leggerezza. Ed è tutta interiore; non ha a che vedere con la situazione esterna di Sergio. Mi viene in mente Etty Hillesum – l’avete letto ‘Il Diario’, no? Quelle sua inspiegabile leggerezza e intrinseca poesia, mentre era in mezzo alle brutture di un campo di concentramento. Allora pesai: “È una santa!”. È come si è fuori dalla mente: il vero campo di concentramento… Continua a leggere →

dal paradigma della schiavitù alla visione della libertà

Dai Satsangha di Francis Lucille Partecipante: — Perché alcuni ottengono la realizzazione ed altri no? Lucille: — Nessuno ottiene la realizzazione. Il tesoro più prezioso che abbiamo è la libertà, e ciò vuol libertà di essere infelici, se scegliamo quello. Siamo liberi di identificarci con l’organismo corpo-mente, se vogliamo. Siamo liberi di portare con noi il bagaglio del passato o abbandonarlo. È molto facile, ma abbiamo scelto di non lasciarlo andare. Ciò è espressione della Continua a leggere →

la pace mentale

— Da dove deriva la pace mentale?

— Dall’amore e dalla libertà.

L’amore deriva dalla consapevolezza che sei tutto, la libertà dalla consapevolezza che nulla ti appartiene. Sei lo stesso Cuore che anima ogni forma apparentemente diversa, ma al tempo stesso non aderisci ad alcun movimento né forma.

Perciò la consapevolezza vive nell’amore, e dato che non possiede niente non deve dibattersi tra possibilità alternative e calcoli di probabilità.