cerco un centro di gravità permanente

Ce n’è uno solo e soltanto quello: il Sé invisibile immanifesto. Quella è la vera natura. Quando io mi collego e mi unisco a voi, anche dopo aver esteriormente litigato per ragioni pedagogiche, vado lì; non cerco di avvicinare i vostri corpi fisici e sottili. Quando voi vi immergete nel sonno profondo senza sogni, andate lì. Il sonno profondo senza sogni è sia il corpo causale – quando c’è ignoranza e i semi delle vasana dormienti che germoglieranno nel dopo morte, nel bardo, dando Continua a leggere →

fine di un io

La Grazia è il silenzio della non-mente, che è anche non-azione e anche asoggettualità. Non appena mi introverto c’è consapevolezza del Sé. Ma dopo un po’ non c’è più consapevolezza del soggetto percipiente: c’è solo pace e silenzio, nessuna domande, nessuno che le ponga, neanche l’idea… e tutto scorre. L’onda si è dissolta nell’Oceano. Nessuna onda, solo Oceano! Poiché ho imparato a riconoscere che quella è la verità, non la mente o avere un io, non mi sposto. Continua a leggere →

l’abitudine di pensare di essere qualcosa

TU SEI NON-MENTE! Capite la difficoltà a vedere e identificarsi col vero Sé nella sua piena purezza, cioè non rivestito da qualche concezione??? È che uno è abituato a pensare di essere qualcosa… E quando il Maestro dice: sei Shiva, sei Shakti o sei il Sé, pensa che Shiva, Shakti e il Sé è qualcosa. È NON-MENTE!, e la sua forma è il SILENZIO. Nisargadatta lo dice in una maniera meravigliosa: Quando ti sarai abituato a non definirti, allora… Continua a leggere →

tu sei la non-mente

Perché il realizzato testimonia ogni fenomeno come non-Sé?
E anche quando la sua forma agisce e usa la mente
la testimonia rimanendone fuori?

Perché LUI È LA NON-MENTE!

Può anche riconoscere ogni cosa come il Sé
ma solo quando ogni cosa ha perso il nome
cioè è divenuta vuota.

cos’è maya?

Ma cos’è maya, l’illusione?

È la mente!!! Che proietta il sogno sia quando dormiamo che quando siamo svegli.

Noi siamo abituati a pensare che il sogno sia reale, e per questo rimaniamo nella mente. Ma quando comprendiamo l’inganno, allora siamo in grado di scegliere la non-mente, quel silenzio che è sempre accessibile anche quando la mente è agitata.