Archivi tag: Osservare
questa meditazione continua diverrà lo stato naturale ininterrotto
Vijaya: — Ieri ho notato che, se riesco ad “osservare” durante la giornata, la sera non faccio alcuna fatica a meditare, appare spontaneamente il Se.
S. — “Osservare” è meditare, invece di star dietro alle reazioni anarchiche della mente. Stai dunque dicendo che se mediti mentre sei in attività durante tutto il giorno, la sera quando ti siedi a meditare appare spontaneamente il Sé. Se continui così, questa meditazione continua diverrà il Sahaja (lo stato naturale) ininterrotto. Continua a leggere →
la definitiva rinuncia
— Carissimo Sergio, volevo ringraziarti per gli ultimi bellissimi post. Mi hanno fatto capire come l'osservatore sia sterile senza l’abbandono; soprattutto mi hanno fatto capire come lo stare nell’Osservare con abbandono sia esso stesso centrarsi nel Sé.
— Il Testimone, l'Osservare, compreso e praticato bene diventa alla fine Consapevolezza che Contempla la Consapevolezza. Inizia quindi la battaglia perché tale contemplazione sia il più continua possibile. Poi iniziano i samadhi, in Continua a leggere →
Poi arriva il giro di boa: l’Osservare si rivolge a Sé stessi. Allora si comincia a sprofondare nel Sé
— Accetta il momento presente così com’è. Praticando tale approccio, l’illusione si dirada e comincia a mostrarsi il Sé, che è la stessa ‘Osservazione’ che osserva il momento presente.
Gradualmente, la visione del Sé contagia tutta la scena, e allora la pratica diventa: ‘Ama il momento presente così com’è’, perché si coglie l’essenza del Sé nei mutamenti apparenti.
Progredendo si perde interesse per i mutamenti apparenti e l’Osservazione si rivolge sempre più verso Continua a leggere →
reflets dans l’eau
Fin quando l’osservatore crede di osservare un mondo oggettivo, è ancora assai lontano dal vero. Ricordate il film Matrix? Fin quando Neo crede che Matrix sia il mondo oggettivo, egli è un personaggio di quel mondo, e ne è effetto. Quand’è si libera di Matrix e smette di esserne effetto? Quando ‘vede’ che essa è un mondo virtuale, irreale, di sogno.
Questo è Osservatore maturo, quello che osserva invariabilmente un mondo onirico, sia che osservi il cosiddetto stato di veglia ad onde Continua a leggere →
il sole e la sua luce
Il sole non può vedere se stesso ma può vedere la sua luce. Lo stesso vale per il Sé, e la luce del Sé è questo osservare neutro che dissolve tutte le apparenza e che in sé è il nirvana stesso.
come si raggiunge l’equanimità
LA BASE – Ti siedi, chiudi gli occhi e OSSERVI i movimenti della mente. Questi sono costantemente mutevoli mentre l’osservare – che in realtà non è un’azione ma è connaturato al Sé – è immutabile. All’inizio devi prestare attenzione a NON REAGIRE, ossia a non rispondere ai movimenti mentali che appaiono col gradire o non-gradire, con attrazione o repulsione: solo il placido osservare neutro.
Dopo un certo tempo di pratica ti rendi conto dell’impermanenza dei movimenti della Continua a leggere →
le cinque parole chiave
Ecco le parole che indicano lo Stato di Liberazione:
1. Imperturbabilità. È la parola che mi pace di più, è quel luogo dove niente e nessuno può più disturbarvi. Anche se qualcuno volesse uccidervi, come può turbarvi? Siete eterni!…
2. Assenza di desiderio. La causa di ogni perturbazione della mente è ‘desiderare’. È il desiderare che ci imprigiona in questo mondo tremendo in cui siamo bloccati. Mirate all’assenza di desideri, mirate a rilasciare tutti i desideri.
3. Assenza Continua a leggere →
approfondimenti sulla pratica dell’osservare
Riporto i report di un’aspirante avanzata che si sta dirigendo rapidamente verso manonasa, la definitiva disidentificazione dalla mente con la definitiva morte dell’ego autoreferenziale. Testimoniano quanto sia importante, per ottenere la liberazione, continuare a meditare anche quando si è raggiunta una certa stabilità nel Sé.
L’osservazione assolutamente neutra – senza cercare di analizzare ciò che appare, senza dare giudizi, e senza neppure cercare di riconoscere l’oggetto – Continua a leggere →
quando vi sono molte barriere devi praticare l’osservare
Quando vi sono molte barriere che impediscono di praticare l’autoindagine, allora devi praticare l’OSSERVARE.
Nella meditazione formale metti da parte le altre tecniche, semplicemente siediti e OSSERVA in maniera neutrale tutto quello che si presenta: pensieri, stati, ricordi, nulla… Non è una tecnica di serie ‘B’. Stando a OSSERVARE con equanimità prima o poi ti rendi conto di essere l’Osservatore Ultimo. Non solo, praticando l’OSSERVARE sviluppi la capacità di ‘ESSERE’ Continua a leggere →