sui desideri e il coraggio di decidersi ad essere il Sé ed abbandonarsi ad Esso

Ramana Maharshi, Discorso 625 La signorina Merston, una visitatrice inglese, disse: “Ho letto ‘Chi sono Io?’. Provo a chiedermi chi sia l' ‘Io’, ma non riesco a farlo a lungo. Non ho interesse in ciò che mi circonda, ma spero di trovare qualche interesse nella vita”. M. – È un bene che non vi siano interessi. (L’interprete ripete che la signorina spera di trovare degli interessi nella vita). M. – Ciò significa che quelle vasana ci sono. Un sognatore sogna un sogno. Egli Continua a leggere →

attenzione meditativa e necessità dello sforzo

Sri Ramana Maharshi, Discorso 624 Un devoto chiese a Sri Bhagavan: “Soggetto e oggetto appaiono e scompaiono con ogni pensiero. L’ ‘Io’ non scompare quando scompare il soggetto? Se così fosse, come potrebbe procedere la ricerca dell’ ‘Io’?”. M. – Il soggetto (il conoscitore) è soltanto una modalità della mente. Anche se tale modalità (vritti) passa, la realtà sottostante non viene meno. Lo sfondo di quella modalità è l’ ‘Io’ in cui appaiono e scompaiono le modalità Continua a leggere →

il mondo è lo specchio della nostra coscienza

Sri Ramana Maharshi, Discorso 436 D.: Cos’è visvarupa? M.: È vedere il mondo come il Sé di Dio. Nella Bhagavad Gita è detto che Dio è varie cose ed esseri, ed è anche l’intero universo. Come realizzarlo o vederlo in tal modo? Si può vedere il proprio Sé? Sebbene non lo si possa vedere, può forse essere negato il Sé? Qual è la verità? D.: Allora è sbagliato dire che alcuni l’hanno visto? M.: È vero nella stessa misura in cui voi esistete. La Gita inizia dicendo che nessuno Continua a leggere →

quanto prezioso è il risveglio mattutino per scoprire di essere lo sfondo immutabile della coscienza

— Buongiorno Sergio. Il momento del risveglio mattutino, prima di reimmergersi nella mente, sta diventando un appuntamento con la Pura Coscienza. È così normale, privo di contenuti… anche emozionali. Assoluta Equanimità, Puro Niente. Noto le spinte mentali alla catalogazione, al giudizio, alla colpa, ma restano senza conseguenze. Si fermano nella Coscienza prima di diventare agite. Così l’azione resta pulita. — Quanto prezioso è il momento del risveglio mattutino… Ottimo Patrizia! Continua a leggere →

L’attenzione deve mantenersi centrata sul Soggetto

Ramana Maharshi, Discorso 563 Un gruppo di persone venne in visita a Sri Bhagavan. Uno di loro chiese: “Come posso mantenere la mente correttamente orientata?”. M.: Un toro ribelle viene attirato alla stalla per mezzo dell’erba. Allo stesso modo la mente deve essere attratta dai buoni pensieri. D.: Ma non rimarrà stabile. M.: Al toro abituato ad allontanarsi piace vagare. Va però educato a rimanere nella stalla con dell’erba buona. Anche così continuerà a sconfinare nei campi Continua a leggere →

a un certo punto il sogno non c’era più, ma io c’ero!

— Stanotte stavo sognando. Guardavo il monitor del mio computer e scrivevo qualcosa. A un certo punto il sogno si è spento, non c’era più, ma IO C’ERO! Nessuna percezione, nessun contenuto, nessun oggetto: nient’altro che Io, che l’Esserci. Dormivo ma ero Consapevole di Esserci, c’ero come Coscienza, ma questa Coscienza non era consapevole di nient’altro che di sé stessa. E poi, e poi, quando mi sono svegliata, nel passaggio dal sonno alla veglia sono rimasta pura Coscienza. Sentivo Continua a leggere →

l’impulso sessuale

Sri Ramana Maharshi, discorso 335 D. – Come cesserà l’impulso sessuale? M. – Quando cessa la differenziazione. D. – Come si può conseguire? M. – L’altro sesso e la relazione con esso sono soltanto concetti mentali. L’Upanishad dice che tutti ci sono cari perché il Sé è l’amato di ognuno. La felicità di ognuno sta dentro. L’amore è solo per il Sé, che si trova all’interno. Non pensate che sia fuori. Allora il senso di differenza sessuale cessa di operare. Continua a leggere →

sull’importanza di non lasciarsi distrarre

Sri Ramana Maharshi, dal Discorso 334 In seguito Sri Bhagavan raccontò la storia del poeta Nakkirar. M. – Nakkirar si era seduto a praticare tapas vicino a una vasca sacra. A un tratto da un albero cadde una foglia. Metà foglia toccò l’acqua e l’altra metà toccò la terra. Improvvisamente la metà sull’acqua si trasformò in pesce e la metà che toccava la terra divenne un uccello. Ciascuna metà si sforzava di raggiungere il proprio elemento naturale, ma non vi riusciva perché era Continua a leggere →

il sonno desto spinge verso il nirvikalpa

È dalla mattina che mi sento introversa e nell’amore. Interiormente si esplica un pianto di commozione. Sono nello stato di sonno desto, nella beatitudine. Seguendo l’ispirazione scrivo su un foglio queste frasi: “Non c’è attaccamento verso ciò che mi circonda ma mi riconosco come sua Essenza. Sono un unico fluire con ciò che c’è come il filo che intrecciato crea il tessuto. La quiete Sono Io, la beatitudine Sono Io, l’essere che sono Sono Io. Ogni altra spiegazione è superficiale”. La Continua a leggere →

un centro permanente e immutabile

— Carissimo Sergio, da un paio di giorni, in meditazione e non solo, sta capitando qualcosa di bellissimo, ho una bellissima ‘sensazione’ di perdita di centro. Tutto è nato, quando mi sono reso conto che la pratica del testimone lasciava un osservatore, un ego che guarda, ed allora ho lasciato andare anche quello, senza più paura. Da allora in meditazione, ma anche all'improvviso durante la giornata, sento questa bellissima perdita di un centro, tutto accade automaticamente, senza alcuna Continua a leggere →